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venerdì 3 giugno 2016

AZIONE URGENTE PER 8 ATTIVISTI ARRESTATI IN SUDAN

AZIONE URGENTE: 
Khartoum, Sudan - Arrestati Otto Attivisti per i Diritti Umani 
Non sono ancora stati informati delle ragioni del loro arresto.

Amnesty International ritiene l'arresto arbitrario e la detenzione degli otto è dovuto al pacifico esercizio dei loro diritti e delle libertà, e quindi li considera prigionieri di coscienza.

Sei membri del personale, un volontario per la formazione e lo sviluppo umano, e il direttore di Al Zarqa per l'organizzazione dello sviluppo rurale sono stati arrestati il 22 maggio dal National Intelligence Security Service (NISS) per presunti crimini contro lo Stato del Sudan a Khartoum. Non sono ancora stati informati delle ragioni del loro arresto.

Cinque di loro, che sono di sesso maschile; Khuzaini Elhadi A. Rajab (personale), Shazali Ibrahim El-Shiekh (personale), Midhat A. Hamdan (personale), Alhassan Kheiri (personale), e Mustafa Adam (direttore, organizzazione Al Zarqa) sono detenuti in una cella di 3 metri per 5 metri con ventuno altri detenuti presso l'ufficio del procuratore NISS. Khalafalla A. Mukhtar (direttore di Tracks) ha avuto un malore per il sovraffollamento e trasferito il 24 maggio in una stanza che condivide con un altro detenuto. Le due donne: Arwa Elrabie (personale) e Raye Imany Leyla (volontario) vengono tenuti sotto sorveglianza nella zona di ricezione dell'ufficio del procuratore NISS durante il giorno e per dormire in uno degli uffici.

Tutti gli otto detenuti sono alimentati con due pasti al giorno. I sei uomini sono autorizzati ad andare al bagno due volte al giorno, mentre le due donne sono autorizzate ad andarci regolarmente. Gli otto attivisti non sono stati informati delle ragioni del loro arresto. Il loro avvocato ha avuto il permesso di parlare con le sole due donne ma non ha ancora parlato ai sei uomini. Amnesty International ritiene che l'arresto arbitrario e la detenzione degli otto è dovuto al pacifico esercizio dei loro diritti e delle libertà, e quindi li considera prigionieri di coscienza.

Scrivere immediatamente in inglese, arabo o nella vostra lingua:

Chiedo alle autorità sudanesi il rilascio immediato ed incondizionato di Khalafalla A. Mukhtar, Arwa Elrabie, Khuzaini Elhadi A.Rajab, Raye Imany Leyla, Shazali Ibrahim El-Shiekh, Midhat A Hamdan, Alhassan Kheiri e Mustafa Adam e di astenersi da ogni ulteriore abuso e molestia;
Chiedo di garantire che durante la loro detenzione, tutti e otto i detenuti non siano sottoposti a torture e ad altri maltrattamenti;
Chiedo che siano garantiti per tutti i detenuti l'accesso illimitato al loro avvocato, alla famiglia ed a cure mediche adeguate;
Chiedo il rispetto degli obblighi previsti dal Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), in particolare gli obblighi di rispettare, proteggere, promuovere e realizzare i diritti alla libertà di associazione e di espressione;
Faccio presente che tutto il mondo vi sta osservando ed è solidale con gli 8 detenuti, prigionieri di coscienza, ingiustamente arrestati.

INVIARE l'Appello entro l' 11 luglio 2016 a:

Presidente SE Omar Hassan Ahmad al-Bashir
Ufficio del Presidente
Palazzo del Popolo PO Box 281
Khartoum, Sudan

Ministro della Giustizia
Awad Al Hassan Alnour
ministero di Giustizia
PO Box 302
Al Nil viale
Khartoum, Sudan

E copie a:
Ministro per interni
Ismat Abdul-Rahman Al-Zain Abdin
Ministero dell'Interno
PO Box 873
Khartoum, Sudan

Inviare anche copie ai rappresentanti diplomatici accreditati al vostro paese. 
Si prega di inserire gli indirizzi dei diplomatici locali di seguito:

SUDAN (Repubblica del)
Via Panama, 48 - 00198 Roma
Tel .: 0633222138 - Fax: 063340841

info@sudanembassy.it



"AZIONE URGENTE: approfondimenti

Otto attivisti per i diritti umani arrestati

Al Zarqa è una organizzazione per lo sviluppo rurale e lavora per sviluppo generale del paese, lo sviluppo umano e la formazione con offerta di workshop su queste aree.

TRACKS per la formazione e lo sviluppo umano fornisce formazione su una serie di temi tra cui la tecnologia dell'informazione e la formazione sui diritti umani per il settore privato e le organizzazioni nazionali. Si è registrato con il National Bureau Training, una divisione del Ministero del Lavoro.

Il Niss ha molestato e violato i diritti dei membri del personale di Tracks in diverse occasioni. In precedenza, il 29 febbraio, il NISS ha perquisito l'ufficio TRACKS ed ha sequestrato nove telefoni cellulari, computer portatili e cinque lavagne a fogli mobili ed altri documenti dell'ufficio. Fra il 3 ed il 13 marzo, dieci membri dello staff, formatori e un volontario, dovevano presentarsi per l'interrogatorio presso l'ufficio NISS a Khartoum. Anche se la messa in discussione si è conclusa il 13 marzo, il NISS aveva avvertito il personale ed i formatori di rimanere a disposizione dell'ufficio NISS che avrebbe potuto chiamarli in qualsiasi momento. Dieci membri del personale inclusi anche Khalafalla A. Mukhtar, Arwa Elrabie, Khuzaini Elhadi A. Rajab, Raye Imany Leyla, Shazali Ibrahim El-Shiekh, Midhat A. Hamdan, Alhassan Kheiri e Mustafa Adam.

Un anno prima, il 26 marzo 2015, il NISS aveva perquisito l'ufficio TRACKS a Khartoum ed aveva interrotto un workshop sulla responsabilità sociale. In quell'occasione gli agenti NISS hanno confiscato tutti i computer portatili ed hanno imprigionato Khalafalla Mukhtar, Direttore di TRACKS per un giorno, e Adil Bakheit, un docente, per circa un mese prima di rilasciarli su cauzione, e dopo aver incriminato ognuno di sette reati ai sensi del codice penale 1991. I reati contestati sono "Associazione a delinquere per minare il sistema costituzionale, attività conflittuale contro lo Stato, opposizione all'autorità pubblica con l'uso della forza violenta o criminale, pubblicazione di notizie false e impersonare un dipendente pubblico." I reati di attività conflittuale contro lo stato e di minare il sistema costituzionale, portano alla pena di morte. La Procura della Camera del Niss ha svolto indagini sulle attività di TRACKS. L'apparecchiatura confiscata è stata inviata ai laboratori penali per indagini forensi. Dopo 11 mesi, l'ufficio del procuratore NISS ha lasciato cadere le accuse contro il direttore di  TRACKS e restituito l'apparecchiatura confiscata il 24 febbraio 2016.

Amnesty International continua a documentare l'intensificarsi del giro di vite per le attività delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani in Sudan, ed il NISS ha creato una nuova tattica per limitarne la loro libertà di movimento convocando gli attivisti ogni giorno nei loro uffici.

Il NISS mantiene ampi poteri di arresto e detenzione sotto il National Security Act del 2010, che permette ai sospetti di essere trattenuti per un massimo di quattro anni e mezzo senza controllo giurisdizionale. I funzionari NISS spesso usano questi poteri per arrestare e detenere arbitrariamente individui, sottoponendoli a torture e ad altri maltrattamenti. Sotto la stessa legge, gli agenti NISS hanno l'immunità da procedimanti giudiziari per il loro operato, per ogni atto commesso nel corso del loro lavoro, che ha portato ad una cultura diffusa di impunità. Le modifiche costituzionali approvate dal Parlamento il 5 gennaio 2015, che hanno accordato ampi poteri illimitati e discrezionali al NISS per interferire nelle questioni politiche, economiche e sociali, hanno aggravato la situazione."

lunedì 21 dicembre 2015

MAIL BOMBING a sostegno del rifugio per ex animali da macello La Belle Verte

"Il rifugio la Belle Verte è in pericolo! chiediamo l'aiuto di tutti per difendere e salvare gli animali ospitati al rifugio La Belle Verte, associazione no profit e che il comune vuole smantellare.
 
L'oasi della pace La Belle Verte è un rifugio per animali salvati dal macello e maltrattamenti e fa parte della Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia

Asini, capre, pecore, maiali, mucche, tori, galline, galli, conigli salvati, vengono accuditi curati e nutriti solo dai volontari del rifugio.
Gli animali sono stati da poco trasferiti nella nuova sede a Carpeneto in provincia di Alessandria ma nonostante i permessi richiesti, Asl e comune stanno facendo di tutto per fare in modo che il rifugio venga chiuso: appellandosi a cavilli burocratici, ritardi e vincoli ambientali che non erano stati comunicati o che erano stati comunicati in un secondo momento, chiedendo di smantellare le casette che ospitano gli animali e li proteggono dalle intemperie, minacciando di interrompere la fornitura di acqua e luce.
Provvedimenti presi per assecondare il vicino maneggio infastidito dalla presenza degli animali che non vengono sfruttati.
Si tratta di una piccola realtà, il rifugio è custodito con molti sacrifici da una coppia con bimbo di soli 2 anni: questo rende la gestione della situazione da parte della pubblica amministrazione una vera vergogna! ...è come sparare sulla croce rossa!

E' importante scrivere al comune per protestare e chiedere di fermare questo assurdo provvedimento che ha il solo scopo di far scomparire luoghi di pace e salvezza quali sono i santuari per animali liberati."

Contatti comune di Carpeneto
marcochionna@libero.it
carpeneto@cert.ruparpiemonte.it
carpeneto@ruparpiemonte.it
ufficiotecnico.carpeneto@ruparpiemonte.it

Riferimenti Telefonici e fax:
Telefono: 0143 85123
Fax: 0143 85266

Questa la lettera "tipo" da scrivere al Comune di Carpeneto dove si trova il Rifugio e al geometra che ha preso incarico della pratica:

"Spettabile Comune di Carpeneto,
sono un* sostenitor* del rifugio Oasi della Pace La Belle Verte che ospita animali salvati dalla morte e da maltrattamenti.

Sono venuto a conoscenza del provvedimento che volete attuare per smantellare le casette che i volontari con grande fatica hanno costruito per il ricovero degli animali, per le loro derrate alimentari e attrezzature e che volete anche bloccare l'erogazione di acqua e luce fondamentali per la sopravvivenza degli animali stessi condannandoli a sofferenza e privazioni. Peraltro lasciarli senza 
un riparo e la disponibilità di acqua e cibo è senza dubbio un reato di maltrattamento degli animali, punito dalla legge. 

Sono sempre più numerose le persone che scelgono un'alimentazione vegetariana e vegana e che si prodigano per la salvezza degli animali sfruttati e maltrattati: un cambiamento che non si può ignorare e che la presenza stessa del Rifugio la Belle Verte (e di altri rifugi della Rete dei Santuari di cui l'Oasi fa parte) testimonia. 

Nei pochi mesi di insediamento del Rifugio a Carpeneto già molte persone, famiglie con bambini, giovani, si sono recati a conoscere e visitare l'Oasi e l'affluenza e la partecipazione è destinata a crescere. 
Cancellare questa realtà di aiuto e contatto con gli animali sarà sicuramente causa di malcontento generale, di accese proteste di tante persone che come me sostengono il Rifugio e di danno all'immagine per il Comune stesso di Carpeneto. 
Viceversa, sostenendo il Rifugio, il Comune potrebbe dimostrare apertura e offrirà l'occasione per farsi conoscere positivamente ai nuovi visitatori anche per altri aspetti.
Inoltre è necessario consentire di portare a termine la pratica dell'unità abitativa perché i volontari custodi possano essere sempre vicino agli animali senza ulteriori oneri.
Ritengo quindi il provvedimento assurdo e vi chiedo di rivederlo al più presto possibile, per fare in modo che possa proseguire senza intoppi il duro lavoro che i volontari stanno portando avanti da tempo e che ha il solo scopo di diffondere un messaggio di pace e di non violenza.

Certo di una vostro ripensamento in merito, saluto.

nome cognome"

SOSTENIAMO LA BELLE VERTE

venerdì 27 marzo 2015

Denuncia: salvare gli animali dello zoo di Tirana.

La redazione giornalistica di "La Meteora-Giornale Indipendente" denuncia in un suo articolo i reiterati maltrattamenti degli animali imprigionati nello zoo di Tirana, zoo che in una crudele classifica mondiale è classificato come uno dei peggiori al mondo.

Tutti gli zoo, anche i più organizzati, tolgono il più elementare ed essenziale diritto alla vita secondo l'etologia di specie di appartenenza e ne auspico la chiusura definitiva a livello globale.

Gli animali in questo specifico zoo sono costretti, quando non vengono esibiti i loro corpi per la curiosità di chi paga il biglietto, in piccole celle murate e, quindi, prive di luce per 13 ore giornaliere.

I maltrattamenti che subiscono, oltre alla prigionia, sono il cibo in putrefazione, gli ambienti sporchi e lavati sommariamente dai custodi/carcerieri, il laghetto per le papere inquinato e ricoperto da uno spesso strato di alghe marce, la mancanza di adeguata assistenza veterinaria.

E' la peggiore, appunto, delle sistemazioni che possono ricevere i "detenuti" da chi li sfrutta per lucro, tanto che la redazione del giornale "La Meteora" ha impostato e proposto al pubblico internazionale una petizione nella quale si richiede la chiusura della struttura detentiva ed il trasferimento degli animali in luoghi più consoni alle loro caratteristiche di specie.

Anche OIPA ha impostato e proposto una petizione dopo la tragica aggressione subita da una cavalla da parte di un toro detenuti nello stesso recinto: la cavalla ha subito gravi lesioni all'addome con fuoriuscita degli organi interni, episodio avvenuto in pubblico, tanto che un visitatore si è proposto per pagare le spese per l'eutanasia compassionevole tramite un veterinario privato (si spera che il "visitatore" abbia fatto "il collegamento" ticket>maltrattamenti).

Le foto e i video nei due siti internet sono agghiaccianti e testimoniano la crudeltà fisica e psicologica che quegli animali vivono sulla loro pelle. 

Lascio a voi la decisione di visionare o meno la documentazione e i report fotovideo sui due siti. Vi invito a firmare entrambe le petizioni.

FONTE 1
FONTE 2
PAGINA FB

giovedì 20 novembre 2014

Leader Guarani uccisa

Una leader dei Guarani, la signora Marinalva Manoel, 28 anni, è stata uccisa a coltellate dalle guardie armate dei ricchi latifondisti.
E' stata trovata in un fossato accanto ad una superstrada.
Pochi giorni prima aveva partecipato ad una protesta perchè i Guarani possano ritornare nelle loro terre ancestrali, percorrendo 1000km a piedi con gli altri del suo popolo, ed arrivare a Brasilia dove ha sede il governo centrale per pretendere la giusta riappropriazione dei loro territori.
Il popolo Guarani è in attesa di ritornare sulle proprie terre d'origine dal 1993 come prevede la costituzione brasiliana, ma a tutt'oggi sono costretti a vivere in modeste e strette riserve ai margini delle strade, mentre i ricchi latifondisti si arricchiscono sempre più con i frutti delle loro terre.

Purtroppo ogni leader Guarani viene individuato, minacciato di morte, attaccato e ucciso.

QUI si trovano indirizzi del governo e lettera da inviare per protesta e per aiutare i Guarani.

Altre informazioni:
http://us1.campaign-archive2.com/?u=b14580b05b832fb959c4ee444&id=0209d3aa9a
http://www.survival.it/notizie/10538
http://www.douradosagora.com.br/dourados/mulher-e-morta-com-golpes-de-faca-e-corpo-encontrado-as-margens-da-163

Ricerca web per altre info: "Marinalva Manoel".

lunedì 17 novembre 2014

Iniziative a favore dei 67 daini a rischio uccisione a Ravenna

"Provincia di Ravenna e Prefettura: STOP all' abbattimento dei 67 daini del Parco pubblico di Classe a Ravenna

La Provincia di Ravenna ha varato un piano quinquennale 2014-2018 che prevede in questo primo anno l'abbattimento di 67 daini del Parco pubblico di Classe lungo la statale Adriatica, scartando l'ipotesi di introdurli nello Zoosafari privato (proprio dall'altro lato della strada) che si è offerto ad accoglierli. Anche altri parchi naturalistici si sono detti disponibili all'inserimento di questi daini nel loro territorio di competenza.

E' manipolatorio verso le stesse vittime degli incidenti stradali avvenuti sulla statale Adriatica che collega Cervia a Ravenna, ritenere che la causa di tali incidenti sia da ravvisare negli alberi e che pertanto vadano tagliati; che siano le prostitute in minigonna e pertanto vadano allontanate; che siano i daini e pertanto vadano abbattuti.

Non è questa la cultura che vogliamo ci rappresenti. Non sono troppi 200 daini a fronte di una città di 160.000 abitanti, quello che chiediamo è una cultura di vita, non una cultura necrofila, che devitalizza il territorio abbracciandolo e tagliuzzandolo con insediamenti e manovre mortifere.

E' necessario ampliare il Parco pubblico di Classe, rimboscando le aree adiacenti a Est, Sud e Nord, per investire in una cultura verde per la nostra città, e fin d'ora dare un futuro di vita a questi 200 daini."

PER FIRMARE > Petizione 

Mail di protesta da inviare alle autorità del posto:
"Gentili Signori,
vi scrivo per protestare contro la deliberata uccisione di 67 daini al Parco Pubblico di Classe. 
Essi vivono liberi e tranquilli senza fare del male a nessuno.
Vi ricordo che le azioni contro la natura e la biodiversità si pagano a caro prezzo. 
Non esistono solo agricoltori e cacciatori, ma anche io e tanti altri cittadini che non sopportano più provvedimenti cruenti per eliminare splendidi animali e impoverire il territorio a scapito di tutti gli altri cittadini.
Lasciate finalmente questi tipi di interventi al passato e cercatene altri incruenti e rispettosi della vita e della biodiversità.
Appaiono pretestuose le previste uccisioni: per pochi incidenti e danni all'agricoltura codesta amministrazione ha deliberato uno sterminio per la gioia di pochi cacciatori.
Di questo mi ricorderò per le future vacanze: cercherò di convincere amici, parenti e conoscenti a non mettere piede sul vs seppur bellissimo territorio finchè rimarrà in vigore il permesso di cacciare con il fucile questi bellissimi animali.
Cordialmente,
Nome Cognome"

N.B.: Il testo può essere ovviamente modificato a piacimento usando sempre toni pacati e civili.

Gli indirizzi a cui inviare la mail di protesta
urp@mail.provincia.ra.it, maroncuzzi@mail.provincia.ra.it,
URP@minambiente.it, gruppopd@comune.ravenna.it,
gruppopri@comune.ravenna.it, grupposel@comune.ravenna.it,
gruppofds@comune.ravenna.it, gruppopdl@comune.ravenna.it,
grulistara@comune.ravenna.it, gruppolega@comune.ravenna.it,
gruppom5sra@comune.ravenna.it, presidente@mail.provincia.ra.it,
aventuri@mail.provincia.ra.it, vicesindaco@comune.ra.it,
assattivitaproduttive@comune.ra.it, assambiente@comune.ra.it,
politichesociali@comune.ra.it, gabsindaco@comune.ra.it,

e p.c. a:
redazione@ravenna24ore.it, ravenna@corriereromagna.it,
ravenna@lavocediromagna.com, redazione@ravennanotizie.it,
cronaca.ravenna@ilcarlino.net, lettere@ilfattoquotidiano.it,
larepubblica@repubblica.it

Per ulteriori informazioni cercare in web "daini ravenna".

EVENTO FB

Iniziativa di OIPA...protesta mail... > http://www.oipa.org/italia/2014/daini.html
______________________________________
Un'altra iniziativa che potrebbe dare buoni frutti la propone AgireOra in vista delle elezioni regionali del 23.11.14 > 

"[PROTESTA] Elezioni regionali Emilia Romagna e sterminio daini a Ravenna

Ritorniamo sul problema dello sterminio dei daini a Ravenna per segnalare due iniziative.

Una, a cui possono partecipare tutti, è una petizione da firmare on-line:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Provincia_di_Ravenna_e_Prefettura_STOP_all_abbattimento_dei_67_daini_del_Parco_pubblico_di_Classe_a_Ravenna/?sLVDaib

All'altra, più importante e impegnativa, possono invece partecipare solo i residenti in Emilia Romagna, perché è legata alle elezioni regionali dell'Emilia Romagna di domenica 23 novembre.

L'idea è di recarsi al seggio, far vidimare il certificato elettorale e però NON ritirare la scheda (non bisogna proprio prenderla in mano) ma rifiutarla chiedendo di far mettere a verbale il rifiuto assieme alle motivazioni di tale rifiuto. E' tutto spiegato a questa pagina:
http://www.laleggepertutti.it/24284_rifiuto-della-scheda-elettorale-e-non-voto-direttive-di-ministero-e-prefetture

Potete stamparla e portarla con voi al seggio, dato che lì è spiegato che si tratta di una procedura del tutto legale, compresa la verbalizzazione dei motivi del non voto.

Visto che è possibile presentarsi con uno scritto su carta che spiega le ragioni del gesto, conviene portarsi un foglio con scritte brevemente tali ragioni. Approfittiamone anche per protestare contro la mancata attuazione della legge regionale contro le catene ai cani (mancano le norme sulla dimensione dei box).

Ecco un fac-simile di un possibile testo, ma ognuno può scrivere quello che preferisce (ovviamente senza usare espressioni insultanti, che creerebbero solo problemi legali).

--------------
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL PRESIDENTE DI SEGGIO
Io sottoscritto/a ............... mi avvalgo del DIRITTO di rifiutare la scheda ed in base al Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art . 104 - Par. 5, CHIEDO che sia verbalizzato quanto segue:
Esprimo il mio dissenso per la totale mancanza di politiche a tutela degli animali. Protesto contro la decisione crudele di abbattere i daini in provincia di Ravenna e contro la mancata attuazione della legge regionale contro la detenzione dei cani a catena.
------------------
Abbiamo qualche speranza di successo solo se saremo in TANTI a protestare in questo modo e se renderemo nota l'avvenuta protesta (altrimenti il rischio è che passi sotto silenzio). Infatti le
motivazioni a verbale non saranno rese pubbliche, ed è per questo che chiediamo a tutti di scrivere ai giornali e alle istituzioni.
Qui sotto alcuni indirizzi proposti, ma se conosceete anche altri indirizzi di redazioni o diretti di qualche giornalista, aggiungeteli,
grazie!

In pratica, subito dopo esservi recati al seggio e aver fatto verbalizzare il non voto come sopra indicato, l'idea è di scrivere a media e istituzioni dicendo qualcosa del tipo:

"Alle istituzioni e per conoscenza ai mezzi d'informazione:
Oggi mi sono rifiutato di votare e ho fatto verbalizzare il mio dissenso col testo che segue" e poi aggiungere il testo che avete fatto verbalizzare.

Ecco gli indirizzi:

Istituzioni:
sottosegretario@regione.emilia-romagna.it,
vicepresid@regione.emilia-romagna.it,
agricolturaer@regione.emilia-romagna.it,
assattprod@regione.emilia-romagna.it, urp@mail.provincia.ra.it,
maroncuzzi@mail.provincia.ra.it, URP@minambiente.it,
gruppopd@comune.ravenna.it, gruppopri@comune.ravenna.it,
grupposel@comune.ravenna.it, gruppofds@comune.ravenna.it,
gruppopdl@comune.ravenna.it, grulistara@comune.ravenna.it,
gruppolega@comune.ravenna.it, gruppom5sra@comune.ravenna.it,
presidente@mail.provincia.ra.it, aventuri@mail.provincia.ra.it,
vicesindaco@comune.ra.it, assattivitaproduttive@comune.ra.it,
assambiente@comune.ra.it, politichesociali@comune.ra.it,
gabsindaco@comune.ra.it

Media:
redazione@ravenna24ore.it, ravenna@corriereromagna.it,
ravenna@lavocediromagna.com, redazione@ravennanotizie.it,
cronaca.ravenna@ilcarlino.net, lettere@ilfattoquotidiano.it,
larepubblica@repubblica.it

oppure, col ";" come separatore:

Istituzioni:
sottosegretario@regione.emilia-romagna.it;
vicepresid@regione.emilia-romagna.it;
agricolturaer@regione.emilia-romagna.it;
assattprod@regione.emilia-romagna.it; urp@mail.provincia.ra.it;
maroncuzzi@mail.provincia.ra.it; URP@minambiente.it;
gruppopd@comune.ravenna.it; gruppopri@comune.ravenna.it;
grupposel@comune.ravenna.it; gruppofds@comune.ravenna.it;
gruppopdl@comune.ravenna.it; grulistara@comune.ravenna.it;
gruppolega@comune.ravenna.it; gruppom5sra@comune.ravenna.it;
presidente@mail.provincia.ra.it; aventuri@mail.provincia.ra.it;
vicesindaco@comune.ra.it; assattivitaproduttive@comune.ra.it;
assambiente@comune.ra.it; politichesociali@comune.ra.it;
gabsindaco@comune.ra.it

Media:
redazione@ravenna24ore.it; ravenna@corriereromagna.it;
ravenna@lavocediromagna.com; redazione@ravennanotizie.it;
cronaca.ravenna@ilcarlino.net; lettere@ilfattoquotidiano.it;
larepubblica@repubblica.it"

venerdì 29 agosto 2014

TAIJI 1° SETTEMBRE 2014 - INIZIA IL MASSACRO - L'Altro con Sé


Nei giorni dal 29 agosto al 2 settembre 2014 si prevede una animata protesta contro le uccisioni, le torture, le catture e le deportazioni di delfini a Taiji in Giappone.

L'EVENTO FACEBOOK con alcune iniziative per protestare contro questa immane tragedia:
"In questi giorni di fervente passione per il destino dell'orsa Daniza, non possiamo comunque dimenticare che come ogni anno il 1° settembre avrà inizio la spietata caccia ai delfini di Taiji, città di poche migliaia di persone affacciata sul Pacifico nella prefettura di Wakayama, nel Giappone occidentale, saltata alla ribalta internazionale lo scorso gennaio a causa della cattura di “Angel”, una piccola delfina albina strappata alla madre, brutalmente uccisa, e all’Oceano per diventare un fenomeno da baraccone all’interno del delfinario Whale Museum di Taiji.
In quei giorni furono catturati e per la maggior parte uccisi, circa 250 delfini. Numerose personalità internazionali, tra le quali anche l’ambasciatrice americana in Giappone Caroline Kennedy, espressero il loro totale disaccordo con questo metodo di caccia “disumano”

Il film-documentario del 2009 "The Cove", vincitore di un Oscar, ha portato Taiji, all'attenzione
mondiale, dopo aver mostrato la crudeltà con cui vengono uccisi decine di delfini e altri cetacei intrappolati in quella che ormai viene definita “La Baia della Morte”.

Attivisti da tutto il mondo si uniscono ogni anno ai Cove Guardians di Sea Shepherd e al gruppo di Ric O’Barry’s Dolphin Project per testimoniare e diffondere le crudeli immagini della caccia e della cattura di delfini o piccole balene destinati al lucroso mercato dei delfinari.

Come L’Altro con Sé vogliamo partecipare alla protesta internazionale che ha luogo in questi giorni con queste modalità:

1) invitandovi al nostro mail bombing (da oggi stesso) e/o a inviare un fax e/o fare una telefonata agli indirizzi e numeri indicati.

2) invitandovi a partecipare ai seguenti presidi:
Milano: http://on.fb.me/1C8UZbj
Perugia: http://on.fb.me/1lzv87N
Soverato: http://on.fb.me/1pPjkOt

3) partecipando domenica 31 agosto al Tweetstorm internazionale che avrà inizio alle ore 9 ora locale.
Poco prima dell’orario indicato pubblicheremo il sito dove potrete trovare tutti i tweet già compilati e solo da inviare. Per partecipare bisogna avere un account Twitter, se non lo avete lo potete creare in pochi minuti.

INDICAZIONI PER MAIL BOMBING
Riteniamo sia utile mettere a conoscenza i giornali di quanto sta per accadere invitandoli a scrivere un articolo inviando questo scritto o altro di vostro pugno:

Indirizzi mail da copiare e incollare in blocchi:

tg1_direzione@rai.it, tg1.sdr@rai.it, mediaset@mediaset.it, programmi@la7.it, redazionetg5@mediaset.it, tg1.cronaca@rai.it, redazione@ildue.it, tgfin@mediaset.it, televideo@rai.it, economia@corrieredelmezzogiorno.it, lettere@corriere.it, larepubblica@repubblica.it, tg1_direzione@rai.it, redazione.internet@ansa.it, grr@rai.it,posta@liberazione.it, segreteria.redazione@agi.it, primopiano@rai.it, lettere@metroitaly.it, info@geapress.org, redazione@geapress.org, online@quotidiano.net, direzione@quotidiano.net, redazioneweb@ilmessaggero.it, ditelo@ilmattino.it,

studioaperto@mediaset.it, redazione@ilmanifesto.it, letterealsole@ilsole24ore.com, espressonline@espressoedit.it, repubblicawww@repubblica.it, redazione@liberonews.it, direzione@ilgiornale.it, segreteria.redazione@ilrestodelcarlino.it, segreteria.redazione@lanazione.it, laposta@iltirreno.it, segr.redazione@europaquotidiano.it, direzione@iltempo.it, redazione.internet@gazzettamezzogiorno.it,
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Testo:
"Come partecipante alla protesta internazionale denominata Japan Dolphin’s Day http://bit.ly/1sAQsYL organizzata da Japan Dolphin’s Project invito la vostra gentile redazione a scrivere un articolo su quanto sotto descritto:

IL 1° SETTEMBRE AVRA’ DI NUOVO INIZIO LA MATTANZA ANNUALE DI TAIJI

A gennaio 2014 la caccia ai delfini di Taiji, città di poche migliaia di persone affacciata sul Pacifico nella prefettura di Wakayama, nel Giappone occidentale, è saltata alla ribalta internazionale a causa della cattura di “Angel”, una piccola delfina albina strappata alla madre, uccisa, e all’Oceano per diventare un fenomeno da baraccone all’interno di un delfinario. In quei giorni furono catturati e per la maggior parte uccisi, circa 250 delfini. Numerose personalità internazionali, tra le quali anche l’ambasciatrice americana in Giappone Caroline Kennedy, espressero il loro totale disaccordo con questo metodo di caccia “disumano”.

Il film-documentario del 2009 "The Cove", vincitore di un Oscar, ha portato Taiji, all'attenzione mondiale, dopo aver mostrato la crudeltà con cui vengono uccisi decine di delfini intrappolati in quella che ormai viene definita “La Baia della Morte”.

Attivisti da tutto il mondo si uniscono ogni anno ai Cove Guardians di Sea Shepherd e al gruppo di Ric O’Barry’s Dolphin Project per testimoniare e diffonder le crudeli immagini della caccia e della cattura di delfini o piccole balene destinati al lucroso mercato dei delfinari.
Oltretutto bisogna rilevare che la modalità di uccisione dei delfini è molto crudele e non sarebbe mai giuridicamente accettata in un qualsiasi macello in tutto il mondo, Giappone incluso.

Si può vedere QUI il video che documenta il metodo di uccisione

Attraverso la recisione del midollo spinale, causato infilando una pesante asta di ferro in un punto situato subito dietro lo sfiatatoio, si porta il delfino ad una sofferenza lunga e dolorosa, che può durare anche 20 minuti fino alla morte liberatoria.

Nonostante la caccia venga difesa dal governo giapponese per l’uso alimentare della carne di delfino, cosa peraltro non vera dato che molti giapponesi non si nutrono di delfini dato l’alto contenuto di mercurio presente nelle loro carni, essa serve in realtà a catturare decine e decine di cetacei da vendere ai delfinari e parchi acquatici di tutto il mondo.

Ogni delfino o altro cetaceo addestrato può arrivare ad avere un valore di 250.000 dollari rendendo evidente la vera ragione della caccia e del massacro annuale.

D’altronde, un regolamento interno stabilisce che non si possono catturare cetacei per la cattività se questi non vengono anche immessi nel mercato alimentare. Un magnifico stratagemma per crearsi un alibi e appare ovvio che qualche chilo di carne di delfino non può valere quanto un delfino addestrato e pronto a procurare lucrosi guadagni nei luoghi di sfruttamento di tutto il mondo.

Ritengo che questa pratica crudele debba avere fine al più presto e che gli animali marini debbano vivere liberi nel loro ambiente naturale. L’Oceano.

Ringraziandovi per la cortese attenzione, distintamente vi saluto
Nome e Cognome"
________________________
INDICAZIONI PER FAX E TEL BOMBING

Riteniamo sia altresì utile manifestare ai referenti nazionali giapponesi, ambasciate e consolati, il nostro pensiero.

Tel o fax
Via Quintino Sella 60, 00187 Roma
Tel: (+39) 06-487-991
Fax: (+39) 06-487-3316

Mail Roma
info@jfroma.it;

Consolato Generale del Giappone
Via Privata Cesare Mangili 2/4,
20121 Milano, Italia
Tel: (+39) 02-6241141
Fax: (+39) 02-6597201

Mail Milano
ryojikan@micronet.it
info@giapponeinitalia.org

Se telefonate usate toni contenuti che provochino empatia e comprensione. Non è detto che la persona all’altro capo del telefono sia d’accordo con il massacro quindi non trattatela come un nemico. Lasciate un breve messaggio dicendo “Sono addoloratat* che il primo settembre abbia di nuovo inizio a Taiji la terribile caccia ai delfini. Vi prego di voler rinunciare a questo terribile atto in nome del progresso e della civiltà” Oppure parole vostre ma educate.
Potete anche mandare un fax scrivendo quanto sopra.
Potete inoltre scaricare un disegno (basta cercare sul web disegni delfini) e farlo colorare ai vostri bambini scrivendo un breve messaggio del tipo “Il delfino è mio amico – Stop Taiji” “io amo i delfini vivi e liberi – Stop Taiji” o altro

Se mandate una mail usate questo testo o altro di vostro pugno mettendo un oggetto a piacere:

Please Stop the Senseless Murder and Captivity of Dolphins

Gentlemen,

I am writing in anticipation to plea that you stop the dolphins hunts to slaughter or selling to dolphinariums and aquariums worldwide, that is going to start in Taiji and Japan.

Sensible and intelligent people like Japan people should stop this cruel manner to consider dolphins and other cetaceans and leave them have their own lives in their natural home.The Ocean.

Dolphins are extremely intelligent, self aware, sentient mammals; Swim with Dolphins program are also bad for the Dolphins. They are being subjected to perform for humans or participate even if they are not in the mood to interact with the swimmers. They may also become ill by the contact with humans.

If I may, I suggest that Eco tourism - whale and dolphin watching - would be beneficial for the town and the people of Taiji and the rest of Japan.

Thanking you in anticipation of a response.
Sincerely,

Nome e cognome
__________________________

Firmiamo le Petizioni internazionali:
1) https://takeaction.takepart.com/actions/cove-help-save-japans-dolphins
2) http://chn.ge/1pegof9
3) http://www.change.org/p/yahoo-stop-selling-dolphin-and-whale-meat


POST CORRELATO
FONTE

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"Cosa si nasconde dietro la presenza dei delfini in un parco acquatico, acquario o delfinario?

1. Cattura di delfini in natura. A Taiji, dopo un'estenuante caccia devono anche assistere alla morte dei loro familiari "meno attraenti". Solo i delfini senza graffi, cicatrici, di una certa età e specie, vengono scelti per la prigionia

2. Devono essere contenuti in un ambiente artificiale

3. Devono digiunare in modo che finalmente si decidano a mangiare pesci morti (i delfini allo stato selvatico mangiano solo prede vive)

4. In attesa di vedere se sopravvivono al trauma ne vengono catturati di più, un rapporto di 1 a 3 (molti infatti muoiono per lo stress o rifiutandosi di mangiare)

5) Sono costretti ad imparare a mangiare pesci morti e poi ad esibirsi per poter essere nutriti (questo è il primo metodo di addestramento a cui ne seguono altri di ricompensa positiva o negativa)

6. Poiché il pesce è congelato questo è chiaramente disidratato. In natura, i delfini ottengono l’idratazione dal pesce vivo che consumano. In cattività, sono forzati a bere acqua tramite dei tubi infilati in gola

7. I delfini rimossi dai loro gruppi familiari naturali sono costretti a creare una nuova famiglia in un branco, artificiale. Questo significa che a volte possono non andar d'accordo con gli altri delfini e il risultato è la lotta e l'isolamento sociale

8. Molti delfini sembrano piangere. Si isolano socialmente e rimangono fermi in una posizione (un comportamento che non è naturale). Altri diventano così annoiati che adottano comportamenti simili agli elefanti negli zoo, dondolando da sinistra a destra. Talvolta se trovano un rifiuto in acqua cercano di giocarci oppure se vicini al mare cercano di stare in una posizione che affaccia su di esso

9. Una volta ottenuta la totale sottomissione, a causa della noia, il loro spirito selvaggio è piegato e sono sufficientemente affamati, svolgono gli spettacoli che siamo abituati a vedere. E 'così triste vedere un delfino, una volta selvaggio e libero eseguire giochi per assecondare l’addestratore, nella speranza che possa essere nutrito o coccolato

10. Dopo alcuni mesi, arriva l'acquirente. Una volta che la transazione finanziaria è stata completata, ha inizio il trasferimento. Vengono trasferiti tramite gru in contenitori molto piccoli e poi trasportati per diverse ore all'aeroporto più vicino. Possono volare verso tutte le destinazioni del mondo percorrendo migliaia e migliaia di chilometri. I contenitori in cui sono trasportati sono realizzati in acciaio e sono grandi solo come i delfini i quali rimangono chiusi in questa sorta di 'bare' senza nessuno stimolo per diversi giorni. Questa deve essere l'esperienza più terrificante di tutte

11. Molti sacrificano la propria vita al punto 10. Gli acquirenti intenzionalmente acquistano delfini aggiuntivi perché sanno che c'è una forte possibilità che il delfino muoia durante il viaggio

12. Arrivati a destinazione vengono siistemati in un altro contenitore artificiale dove devono di nuovo sforzarsi di stabilire rapporti con gli altri delfini

13. Si devono esibire per il resto della loro vita. Alcuni sono costretti a partecipare a programmi di allevamento in modo che i loro figli possono passare la loro vita ad intrattenere persone. Alcuni vivono in acquari molto piccoli. Alcuni in grandi acquari. Ma la loro vita non sarà più la stessa. Rimarrà solo il ricordo di quando vivevano liberi e selvatici negli oceani, con l’amore della propria famiglia

14. Molti muoiono ben prima del loro ciclo di vita naturale per infezioni causate dall’ambiente ristretto in cui sono costretti a vivere o dal contatto con l'uomo. Altri si suicidano chiudendo lo sfiatatoio da cui respirano aria presi dalla depressione

15. Il delfino non sorride. Quello che sembra un sorriso è soltanto la conformazione naturale del loro muso che nulla a che fare con il divertimento e la gioia.

Il famoso addestratore Ric O’Barry, oggi attivista che si batte per la fine della loro cattività, un giorno vide Kathy, il delfino femmina che addestrava per interpretare Flipper, inabissarsi davanti ai suoi occhi e smettere di respirare. Suicidio è la parola usata da O’Barry per raccontarlo: i delfini possono smettere volontariamente di respirare, e questo era ciò che aveva fatto l’animale che gli era stato affidato. Quando Kathy ha smesso di respirare è iniziata la nuova vita del suo addestratore. Ha compreso che catturare animali intelligenti e costringerli a eseguire sciocchi giochi per divertire la specie umana è sbagliato e immorale e da qui è cominciata la sua battaglia

Ogni persona che acquista un biglietto di un parco acquatico, acquario o delfinario sta sostenendo questo settore e questa crudeltà verso i delfini e gli altri animali marini imprigionati.

Se nessuno acquistasse i biglietti per visitare questi luoghi di prigionia tutto questo avrebbe immediatamente fine.

Partecipa all'evento per fermare il massacro!
https://www.facebook.com/events/669946799788029/


L'Altro con Sé"

sabato 16 agosto 2014

#iostocondaniza #boicottailtrentino + 7 petizioni + 5 eventi facebook - post aggiornato al 31.8.14

Inviate mail e protestate perchè Daniza possa vivere tranquilla nel suo habitat con i suoi cuccioli.
Al proposito ho trovato questo pensiero di Melanie Bujok:
"la paura del non-dominato esige ordine. Il "mostro" animale deve essere chiamato per nome per mantenere la distanza emotiva, cognitiva e sociale e non permettere che alcun dubbio ostacoli il sacrificio degli animali. Ogni singolo attacco di un individuo animale nei confronti di un umano viene universalizzato come attacco "degli animali" all'umanità che giustifica l'intervento totale e violento delle istituzioni sociali nei confronti di ogni singolo individuo animale. [...] il morso di un cane legittima un'intera epoca di sofferenze per gli animali, [...] l'animale viene accusato di essere una possibile minaccia, per potergli negare ogni solidarietà [...], per impedire che gli animali possano aspirare alla giustizia."

...e di questo si tratta...del dominio su Daniza, "l'animale" che si è azzardato a difendere se stessa ma prima di tutto i suoi cuccioli...non ha diritto alla vita in una società specista perpetrata dalle istituzioni umane. Ma noi antispecisti abbiamo un pensiero diametralmente opposto a quello della sofferenza e della morte istituzionalizzate. Per questo invito tutt* a scrivere alle istituzioni di competenza e a protestare perchè Daniza abbia tutto lo spazio ed il tempo per allevare i suoi cuccioli in tranquillità.

Elenco eventi Facebook aggiornato.

>19.8.14 - 17.30 > Presidio nostop DanizaLibera - Trento
>22.8.14 - 14.00>18.00 > Presidio per chiedere l'annullamento dell'ordinanza di cattura della mamma orsa Daniza > Trento
>22.8.14 - 11.00>15.00 > Presidio davanti al Ministero dell'Ambiente > Roma 
>22.8.14 - 18.00>19.00 > Presidio " DANIZA NON SI TOCCA " > Bolzano
>23.8.14 - 14.00>18.00 >CORTEO PER LA MAMMA ORSA DANIZA > PINZOLO (TN)

venerdì 15 agosto 2014

Abolizione del Toro de la Vega di Tordesillas - 6 petizioni

Anche quest'anno il 16 settembre 2014 verrà perpetrata la crudele e sanguinosa tradizione del Torneo del Toro de la Vega a Tordesillas in Spagna. A subire tortura e morte sarà "Elegido", un bellissimo toro di 600 Kg. fornito da un allevatore di Burgos.
Quest'anno tocca ad "Elegido", 600 kg di mansuetudine / El Norte

Gli animalisti cercheranno di impedire l'uccisione del toro e protesteranno, come ogni anno, perchè questo crudele e barbaro torneo venga abolito. 

Cosa possiamo fare di fronte a tanta crudeltà e ignoranza? Cosa possiamo fare da subito per aiutare Elegido? 
Il minimo è firmare e diffondere le petizioni che vi indico qui di seguito. 
Grazie! (G.B.)

https://secure.avaaz.org/es/petition/Abolicion_del_Toro_de_la_Vega/?sLZFThb

http://www.change.org/es/peticiones/jos%C3%A9-antonio-gonz%C3%A1lez-poncela-por-la-abolici%C3%B3n-del-toro-de-la-vega

http://www.change.org/es/peticiones/parlamento-europeo-abolici%C3%B3n-toro-de-la-vega-tordesillas-espa%C3%B1a

http://www.change.org/es/peticiones/al-gobierno-prohibir-el-toro-de-la-vega-2

http://www.rompeunalanza.com/firma

http://www.change.org/fr/p%C3%A9titions/stop-toro-de-la-vega-2013 (riproposta 2014 la petizione del 2013)

Informazioni riportate sulla stampa:
http://www.elnortedecastilla.es/valladolid/201407/03/elegido-morlaco-pelo-negro-20140703091526.html

http://www.abc.es/local-castilla-leon/20140703/abci-elegido-sera-toro-vega-201407031749.html

Altre informazioni e proteste sul sito web di Occupy for Animals e sulla pagina Facebook.
Vi invito inoltre a farvi sentire dalle autorità anche per e.mail - Iniziativa importante ad integrazione delle petizioni che vi ho indicato > Send an email > Please copy the sample letter below and send it through each of the following 3 portals: (ci sono format da compilare su ogni sito elencato ai punti 1, 2 e 3)

1) Municipality of Tordesillas, Valladoid: http://www.tordesillas.ayuntamientosdevalladolid.es/?q=contact

2) President of Spain: https://portal-scc.presidencia.gob.es/ciudadan@s/contacto.jsp

3) Office of Tourism, Tordesillas: http://www.tordesillas.net/webs/inicio.php?cont=8&lang=por
___________________
Letter in Spanish:

"Señores, Señoras,
Protesto enérgicamente contra el espectáculo del ‘Toro de la Vega’, por cruel y sangriento.

Una muchedumbre, armada con terribles lanzas medievales, persigue a un animal por el campo, acorralándolo y clavándole sus lanzas en cualquier parte del cuerpo, hasta matarlo.

Esto deja en entredicho, ante el mundo entero, la calidad moral del gobierno de la Junta de Castilla-León y del Ayuntamiento de Tordesillas al seguir apoyándolo.

Solicito la prohibición de este salvaje martirio y me uno a la propuesta de declarar a Tordesillas "Ciudad non grata" mientras persista en defender este acto de feroz barbarie.

Además apoyo la próxima manifestación que tendra lugar en Tordesillas contra la tortura de un inocente animal llamado Elegido.
________________
Letter in English:

Ladies and Gentlemen,

I am shocked to learn of your annual Toro de la Vega event in which a bull is chased, stabbed, mutilated, and, after enduring prolonged agony and certain terror, is killed.

This event is promoted as a cultural tradition, a celebration of your heritage and spirit, but your mitigating words and euphemistic descriptions cannot conceal the inherently barbaric nature of this event. Any celebration built on a foundation of extreme animal cruelty, exploitation, and suffering cannot be justified; condemning bulls, or any other animals, to a torturous ceremony for mere entertainment is indefensible. Commemorating your cultural history is admirable, yet subjecting an innocent creature to such a primitive ritual only demonstrates yours as an uncivilized, undereducated society.

Animals, as humans, are sentient creatures, capable of emotion, thought, and pain; when you support the exploitation of them, you only promote indifference and establish that you are unsympathetic to suffering. Furthermore, the global community will certainly recognize and scoff at your shameless attempts of justification and will refuse to financially contribute to such an archaic demonstration of savagery .

Indeed, until you ceases the Toro de la Vega in favor of a celebration that embraces compassion and respect towards all living beings, I will necessarily maintain the only ethical decision is to promote a boycott of your country and your country’s commerce.
Please choose compassion and empathy and permanently ban the Toro de la Vega and any other rituals that inflict suffering and pain on our animal friends.

I know your time is limited, and I thank you for your attention to this urgent issue.
_______________

sabato 2 agosto 2014

FERMIAMO la "CORSA degli ASINI " di PORCIA (Pn) - Angela Del Re-AFVG

Giovedi 14 Agosto a Porcia si terrà l'ennesima manifestazione basata sullo sfruttamento degli asini: la 112sima "CORSA degli ASINI".

Mi rivolgo al Sindaco di Porcia, agli organizzatori della Sagra, al Parroco di Porcia Don Fort.

Scriviamo tutti per chiedere di smettere con questo genere di manifestazioni e fare un passo verso una maggiore civiltà.

Questi gli indirizzi a cui inviare il messaggio tipo:
sindaco@comune.porcia.it; info-sagra@sangiorgio-porcia.it; parroco@sangiorgio-porcia.it

e mettete in copia anche ai giornali:
pordenone@messaggeroveneto.it; pordenone@gazzettino.it

Questo è il "messaggio-tipo" che potete utilizzare, ma invito tutti a personalizzarlo con un proprio pensiero e senza insulti (che non servono a nulla), in fondo mettete sempre il vostro nome e cognome.

"Al Sindaco di Porcia
Agli organizzatori della Sagra dell'Assunta
Al parroco Don Fort

Buongiorno,
scrivo in riferimento alla corsa degli Asini che si terrà nel vostro comune in occasione della sagra dell Assunta,giovedì 14 Agosto alle 19:30
Dato che:
-non è MAI giusto sfruttare gli animali,che sono esseri senzienti,non cose e strumenti da "usare" per il nostro divertimento.
-gli asini NON sono per natura inclini alla corsa,sono animali miti, mansueti e corrono solo quando fortemente spaventati.
-questo "spettacolo" non è per nulla edificante per i bambini e ragazzi che assistono alla corsa,perchè manifestazioni come questa incoraggiano il disprezzo nei confronti dei più deboli.
CHIEDO CHE:
La corsa degli ASINI sia sostituita da quest'anno e nei prossimi anni da una manifestazione sportiva più rispettosa, che NON utilizzi in alcun modo animali.
DIO ci insegna, caro Don Fort, IL RISPETTO PER OGNI CREATURA VIVENTE IN QUESTO PIANETA.
Nome Cognome"


Altri articoli riguardanti la "Corsa degli Asini di Porcia":

mercoledì 30 luglio 2014

PROTESTA MAIL DA INVIARE AL COMUNE DI PISTOIA PER LA MORTE DI DUE CAVALLI - Nadia V Zurlo

"L'altra sera (25 LUGLIO 2014) due cavalli sono stati uccisi alla Giostra dell'Orso di Pistoia, dopo aver riportato gravi lesioni durante la "manifestazione".

Scriviamo al sindaco e ai consiglieri, facciamo sentire la voce delle persone civili, che ripugnano questi orribili spettacoli di morte!
L'unico modo per tutelare i cavalli è abolire queste barbarie, non siamo più nel medioevo!!!!!

Più tardi metterò una mail tipo, ma confido nella vostra capacità di esprimere con parole vostre il vostro dolore e risentimento per queste due morti.

Scrivete a:
info@comune.pistoia.it; sindaco@comune.pistoia.it;l.gherardeschi@comune.pistoia.it; s.ferretti@comune.pistoia.it; d.belliti@comune.pistoia.it; m.tuci@comune.pistoia.it; e.becheri@comune.pistoia.it; t.nuti@comune.pistoia.it; f.bontempi@comune.pistoia.it; b.carradori@comune.pistoia.it; r.gabbani@comune.pistoia.it; r.picciolli@comune.pistoia.it; c.remoli@comune.pistoia.it;

Grazie a tutti per l'appoggio.
Nadia Zurlo
Resp. settore Equidi LAV"

FONTE