Visualizzazione post con etichetta repressione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta repressione. Mostra tutti i post

giovedì 24 dicembre 2015

CHICO MENDES

Chico Mendes in 1988 - di Miranda Smith, Miranda Productions, Inc.
22 Dicembre 1988: Francisco Alves Mendes Filho, chiamato da tutt* Chico Mendes, viene ucciso sulla porta di casa sua a Xapuri in Brasile.

Perchè?

Chico fu promotore di una lotta, assieme ai seringueiros (e molto altro), a Xapuri per contrastare i disboscamenti della foresta amazzonica ad opera dei grandi latifondisti.

Subì prigionia e torture che non lo scalfirono.

L'importanza e la tenacia della lotta dei seringueiros uniti in assemblea portò alla ribalta internazionale il consumo e lo sfruttamento della foresta primaria amazzonica.

Un esempio di efficace di lotta dal basso.
Una storia la sua e quella dei seringueiros dalla quale non si può che trarre ispirazione per i metodi usati (gli empate ad esempio, l'uso dei propri corpi per bloccare il taglio di alberi, tuttora usati in diverse lotte nel mondo).


FONTI:
lifegate
facebook
wikipedia

domenica 18 ottobre 2015

COMUNICATO STAMPA: LIBERI E SELV(A)GGI – COME È ANDATO IL CORTEO DEL 17 OTTOBRE


"Anche quest’anno la città di Latina ha ospitato il festival internazionale dei circhi con animali, e anche quest’anno immancabile c’è stata la risposta a quest’evento: un corteo contro ogni forma di sfruttamento, organizzato dai gruppi e collettivi che compongono Latina Antifascista.

Questa edizione del festival internazionale del circo di Latina è stata concepita ancora più in grande, in “gemellaggio” con l’Expo di Milano. E anche la risposta degli attivisti quest’anno è cresciuta, raggiungendo un nuovo record di affluenza alla manifestazione: circa quattrocento persone provenienti da varie parti di Italia si sono incontrate a Latina sabato 17 ottobre e hanno sfilato unite, partendo da Piazza del Popolo, percorrendo un tratto di circonvallazione e arrivando infine presso l’area del mercato in via Rossetti.

Un evento non solo antispecista, ma anche dichiaratamente antiomofobo, antirazzista e antifascista, che ha voluto unire in un unico discorso più lotte per la liberazione totale.

Il corteo ha sfilato tranquillamente e senza grossi problemi per le vie del centro. Durante tutto il percorso sono stati distribuiti ai passanti volantini e materiale informativo circa il trattamento riservato agli animali nei circhi.
Sorprendentemente esagerato il numero di guardie in borghese e digossini impiegati, i quali non hanno risparmiato la memoria dei loro smartphone scattando una marea di foto ricordo ai manifestanti.

Davanti al circo, il corteo ha concluso la sua sfilata riunendosi in un presidio con un piccolo spettacolo di artisti di strada che si sono esibiti per dimostrare che la vera arte circense non ha bisogno di sfruttamento e sofferenza animale.
Alcuni attivisti si sono arrampicati sul tetto di una costruzione abbandonata adiacente all’area del circo e da lì hanno srotolato uno striscione per la liberazione totale.
Una volta sciolto il corteo, i manifestanti hanno proseguito dirigendosi all’incrocio fra via Isonzo e via dell’Agorà per effettuare un breve blitz relativo alla campagna “Occupy McDonald’s”: hanno srotolato uno striscione per impedire l’ingresso delle auto all’interno del parcheggio del fast food e hanno iniziato un breve volantinaggio. Nel giro di pochissimi secondi è sopraggiunta un’auto con a bordo alcuni digossini. Questi hanno dapprima intimato ai manifestanti di lasciare libero l’ingresso, dopodiché, senza nemmeno lasciare loro il tempo di spostarsi, li hanno letteralmente inseguiti e placcati con l’aiuto di alcuni commessi del McDonald’s (presi forse da un’irrefrenabile voglia di eroismo e riscatto dalla loro alienante e puzzolente vita).

Tre compagn*, uno di Latina e due di Napoli, sono stati presi, fermati e portati in questura. Fra questi, uno è stato spintonato verso la macchina, un altro buttato a terra e preso a calci. Nei locali della questura, comunque, non hanno ricevuto nessun tipo di minaccia o violenza.
Tutti gli altri manifestanti sono riusciti a darsi alla fuga. Sequestrati uno striscione, cartelli e volantini.

Nel frattempo, con una scusa qualsiasi, venivano fermati anche i compagni che si trovavano sul furgone che aveva guidato la manifestazione, e che in quel momento si recava altrove per essere scaricato e restituito. Anche i quattro compagni lì presenti e l’autista sono stati portati in questura per accertamenti, con particolare riferimento al materiale che compone la distro della Compagnia del Libero Orto.

Quello che si è notato da queste due azioni è che le guardie hanno puntato precisamente i ragazzi di Latina, facendo quindi pensare a un tentativo di intimidazione nei nostri confronti.

Dopo un paio d’ore comunque sono stati rilasciati tutti, nessuna denuncia a loro carico, parte della distro è statasequestrata spontaneamente consegnata.

La serata è proseguita come previsto, con il concerto di: One Day In Fukushima, U e Crank the South.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al corteo, contribuendo in questo modo a rendere possibile qualcosa che a Latina non si era mai visto in assoluto: un corteo antispecista e l’unione delle lotte per la liberazione totale.

LA LOTTA NON SI ARRESTA!"

giovedì 16 luglio 2015

Jake Conroy European Speaking Tour - From Activist to 'Terrorist' - Jake Conroy






Dal 30 luglio al 13 settembre 2015 Jake Conroy realizzerà un tour in Europa sulla Campagna SHAC dichiarata chiusa nell'agosto del 2014.









"DA ATTIVISTA A 'TERRORISTA' " 

Da "ArtVoice, Buffalo's #1 Newsweekly", Buffalo, NY, USA: 

"Ritenete che Jake Conroy sia un terrorista? Il Governo degli Stati Uniti sì. Jake è membro della campagna per i diritti degli animali "Stop Huntingdon Animal Cruelty" ed è stato impegnato in un'azione internazionale contro il laboratorio privato di sperimentazione sugli animali "Huntingdon Life Sciences" che ha suscitato un grande scalpore fra gli attivisti a seguito della divulgazione di un video girato sotto copertura in cui alcuni dipendenti di HLS maltrattano e sgridano dei cuccioli di beagle. Non solo Conroy e la sua associazione hanno preso di mira il laboratorio ma anche gli investitori e i partner associati a HLS. Nel 2000 questa azione ha quasi fatto vacillare l’azienda multimilionaria e i suoi investitori. A seguito dell’enorme successo della campagna, i legislatori statunitensi favorevoli a HLS e le altre aziende di sfruttamento degli animali hanno chiesto che Conroy e la sua associazione fossero perseguiti legalmente. Conroy è stato arrestato e condannato a 4 anni di carcere federale per il suo coinvolgimento negli eventi. Secondo Jake l'FBI etichetta gli attivisti per i diritti animali e l'ambiente come la prima minaccia terroristica del paese. Egli afferma che è in corso la stesura di nuove leggi volte ad equiparare l'attivismo al terrorismo per tutti i casi in cui l'attivismo implichi dei danni ai profitti aziendali. Conroy parlerà del proprio ruolo nella campagna SHAC USA e della repressione di cui è stato vittima il gruppo per mano del governo statunitense e degli investigatori industriali. Fra gli argomenti che affronterà: essere bersaglio di un'indagine antiterroristica congiunta, scoprire di rientrare in una lista di carcerati d'alto profilo e vivere con il marchio di terrorista in una società "post-11 settembre".

CHI E' JAKE? 
Jake Conroy è un attivista di lunga data, designer e scrittore residente a San Francisco, CA, USA. In qualità di co-fondatore di Ocean Defense International, ha condotto la primissima azione di disturbo contro la caccia alla balena nelle acque costiere degli Stati Uniti, interponendosi fra il cacciatore e la sua preda. Ha contribuito alla fondazione di Stop Huntingdon Animal Cruelty USA (SHAC USA), una delle campagne popolari per i diritti degli animali più famose di tutti i tempi. In qualità di organizzatore e designer, Jake ha dato una veste nuova ed un tocco creativo alle campagne popolari, conferendo professionalità a newsletter, brochure, web design e agli articoli di merchandising. A seguito dell'enorme successo della campagna, il governo federale ha perseguito Jake e gli altri imputati, definiti "SHAC 7", etichettandoli come terroristi. Al termine del processo, oggetto di una grande esposizione mediatica, i 7 imputati di SHAC sono stati giudicati colpevoli di tutti i capi d'imputazione, incluso quello previsto dal controverso Animal Enterprise Protection Act (oggi Animal Enterprise Terrorism Act) e condannati a diverse pene detentive e al pagamento di una multa di $1,000,001. Jake è stato condannato a 48 mesi, che ha scontato in due carceri della California del sud.
Attualmente lavora per un'organizzazione internazionale per la difesa dell'ambiente che si avvale di azioni dirette e di campagne di pressione volte a favorire la promulgazione di politiche aziendali responsabili. Parallelamente a questa attività tiene conferenze negli Stati Uniti e in Europa e collabora a progetti come la Animal Defense League - San Francisco, il Bite Back magazine, e il blog Plant Based on a Budget.!"

SAVE THE DATE:
30.07 - Turku, Finland
TBA - Vilnius, Lithuania
06.08 - Copenhagen, Denmark
11.08 - Ghent, Belgium
26.08 - Treviso, Italy
29.08 - Catania, Italy
01.09 - Basel, Switzerland
03.09 - Zurich, Switzerland
05.09 - Barcelona, Spain
08.09 - Bilbao, Spain
10.09 - Madrid, Spain
12-13.09 - IARC, Luxembourg


Grazie mille a Barbara Bacca per la traduzione!

martedì 24 febbraio 2015

Solidarieta' per Richard, Ebba e Karl - autistici.org


Un atto di solidarietà verso un ragazzo, Richard, che in Italia ben conosciamo per la sua presenza alle marce di protesta contro la vivisezione, e contro harlan. 

Il "biondino" con la bandiera della Svezia. 


18 Marzo 2015, ore 11:00
Presidio all'Ambasciata di Svezia 
per Richard, Ebba e Karl
Piazza Rio de Janeiro 3, Roma

Evento fb
Lettera di Richard