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venerdì 27 marzo 2015

Denuncia: salvare gli animali dello zoo di Tirana.

La redazione giornalistica di "La Meteora-Giornale Indipendente" denuncia in un suo articolo i reiterati maltrattamenti degli animali imprigionati nello zoo di Tirana, zoo che in una crudele classifica mondiale è classificato come uno dei peggiori al mondo.

Tutti gli zoo, anche i più organizzati, tolgono il più elementare ed essenziale diritto alla vita secondo l'etologia di specie di appartenenza e ne auspico la chiusura definitiva a livello globale.

Gli animali in questo specifico zoo sono costretti, quando non vengono esibiti i loro corpi per la curiosità di chi paga il biglietto, in piccole celle murate e, quindi, prive di luce per 13 ore giornaliere.

I maltrattamenti che subiscono, oltre alla prigionia, sono il cibo in putrefazione, gli ambienti sporchi e lavati sommariamente dai custodi/carcerieri, il laghetto per le papere inquinato e ricoperto da uno spesso strato di alghe marce, la mancanza di adeguata assistenza veterinaria.

E' la peggiore, appunto, delle sistemazioni che possono ricevere i "detenuti" da chi li sfrutta per lucro, tanto che la redazione del giornale "La Meteora" ha impostato e proposto al pubblico internazionale una petizione nella quale si richiede la chiusura della struttura detentiva ed il trasferimento degli animali in luoghi più consoni alle loro caratteristiche di specie.

Anche OIPA ha impostato e proposto una petizione dopo la tragica aggressione subita da una cavalla da parte di un toro detenuti nello stesso recinto: la cavalla ha subito gravi lesioni all'addome con fuoriuscita degli organi interni, episodio avvenuto in pubblico, tanto che un visitatore si è proposto per pagare le spese per l'eutanasia compassionevole tramite un veterinario privato (si spera che il "visitatore" abbia fatto "il collegamento" ticket>maltrattamenti).

Le foto e i video nei due siti internet sono agghiaccianti e testimoniano la crudeltà fisica e psicologica che quegli animali vivono sulla loro pelle. 

Lascio a voi la decisione di visionare o meno la documentazione e i report fotovideo sui due siti. Vi invito a firmare entrambe le petizioni.

FONTE 1
FONTE 2
PAGINA FB

martedì 9 settembre 2014

8 petizioni contro le compagnie aeree che trasportano mammiferi marini in cattività - Jeremy Olson, Gina Gow and Faye Bauer

Voices for the Sea ha creato 7 delle 8 petizioni disponibili, da firmare e condividere per fermare il trasporto di delfini vivi e balene per il mercato del divertimento.
Ringraziamo il WDC per aver iniziato questo movimento e siamo lieti di contribuire cercando di convincere il maggior numero di compagnie aeree a smettere di fare questo tipo di trasporti. Si prega di visitare questo link per vedere come va la campagna già iniziata e l'elenco delle compagnie aeree che hanno smesso di trasportare mammiferi marini.

Infografica:

Delfini e balene provengono principalmente da Taiji, Giappone e se riusciamo a convincere le compagnie aeree a desistere dal trasportare cetacei allora potremo paralizzare il settore e contribuire a fermare la caccia.
Sollecitiamo le 8 compagnie che trasportano ancora delfini e balene con la firma e la condivisione di queste petizioni!
Ci sono ancora alcune grandi compagnie aeree che ancora trasportano delfini vivi da Taiji.
Noi vogliamo convincere il maggior numero possibile di compagnie aeree ad aggiungersi alla lista di quelle che hanno smesso di trasportare cetacei.

Qui c'è un articolo molto importante ed esplicativo.

Altre informazioni si possono avere direttamente leggendo le petizioni.

1) ULS: (these are one of the worst of them)
https://www.change.org/petitions/uls-airlines-cargo-end-live-cetacean-transportation-from-wild-to-marine-parks-revise-policies-become-a-dolphin-friendly-airline-joining-the-ranks-of-some-39-airlines-who-have-pledged-never-to-transport-dolphins.

2) Korean Air (also one of the worst)
https://www.change.org/petitions/korean-air-end-live-cetacean-transportation-from-wild-to-marine-parks-revise-policies-become-a-dolphin-friendly-airline-joining-the-ranks-of-some-39-airlines-who-have-pledged-never-to-transport-dolphins.

3) Air China Petition Via Whale and Dolphin Conservation Society: The worst of them all. http://uk.whales.org/campaigns/brutal

4) United Airlines:
https://www.change.org/petitions/united-airlines-cargo-end-live-cetacean-transportation-from-wild-to-marine-parks-revise-policies-become-a-dolphin-friendly-airline-joining-the-ranks-of-some-39-airlines-who-have-pledged-never-to-transport-dolphins.

5) Fed Ex
https://www.change.org/petitions/fedex-cargo-end-live-cetacean-transportation-from-wild-to-marine-parks-revise-policies-become-a-dolphin-friendly-airline-joining-the-ranks-of-some-39-airlines-who-have-pledged-never-to-transport-dolphins.

6) Asiana Airlines:
https://www.change.org/petitions/asiana-airlines-end-live-cetacean-transportation-from-wild-to-marine-parks-revise-policies-become-a-dolphin-friendly-airline-joining-the-ranks-of-some-39-airlines-who-have-pledged-never-to-transport-dolphins.

7) Nankai Express: https://www.change.org/petitions/nankai-express-end-live-cetacean-transportation-from-wild-to-marine-parks-revise-policies-become-a-dolphin-friendly-airline-joining-the-ranks-of-some-39-airlines-who-have-pledged-never-to-transport-dolphins.

8) DHL Cargo:
https://www.change.org/petitions/dhl-end-live-cetacean-transportation-from-wild-to-marine-parks-revise-policies-become-a-dolphin-friendly-airline-joining-the-ranks-of-some-39-airlines-who-have-pledged-never-to-transport-dolphins

Infografica delle compagnie aeree che hanno rinunciato ai trasporti di cetacei da Taiji.


venerdì 29 agosto 2014

TAIJI 1° SETTEMBRE 2014 - INIZIA IL MASSACRO - L'Altro con Sé


Nei giorni dal 29 agosto al 2 settembre 2014 si prevede una animata protesta contro le uccisioni, le torture, le catture e le deportazioni di delfini a Taiji in Giappone.

L'EVENTO FACEBOOK con alcune iniziative per protestare contro questa immane tragedia:
"In questi giorni di fervente passione per il destino dell'orsa Daniza, non possiamo comunque dimenticare che come ogni anno il 1° settembre avrà inizio la spietata caccia ai delfini di Taiji, città di poche migliaia di persone affacciata sul Pacifico nella prefettura di Wakayama, nel Giappone occidentale, saltata alla ribalta internazionale lo scorso gennaio a causa della cattura di “Angel”, una piccola delfina albina strappata alla madre, brutalmente uccisa, e all’Oceano per diventare un fenomeno da baraccone all’interno del delfinario Whale Museum di Taiji.
In quei giorni furono catturati e per la maggior parte uccisi, circa 250 delfini. Numerose personalità internazionali, tra le quali anche l’ambasciatrice americana in Giappone Caroline Kennedy, espressero il loro totale disaccordo con questo metodo di caccia “disumano”

Il film-documentario del 2009 "The Cove", vincitore di un Oscar, ha portato Taiji, all'attenzione
mondiale, dopo aver mostrato la crudeltà con cui vengono uccisi decine di delfini e altri cetacei intrappolati in quella che ormai viene definita “La Baia della Morte”.

Attivisti da tutto il mondo si uniscono ogni anno ai Cove Guardians di Sea Shepherd e al gruppo di Ric O’Barry’s Dolphin Project per testimoniare e diffondere le crudeli immagini della caccia e della cattura di delfini o piccole balene destinati al lucroso mercato dei delfinari.

Come L’Altro con Sé vogliamo partecipare alla protesta internazionale che ha luogo in questi giorni con queste modalità:

1) invitandovi al nostro mail bombing (da oggi stesso) e/o a inviare un fax e/o fare una telefonata agli indirizzi e numeri indicati.

2) invitandovi a partecipare ai seguenti presidi:
Milano: http://on.fb.me/1C8UZbj
Perugia: http://on.fb.me/1lzv87N
Soverato: http://on.fb.me/1pPjkOt

3) partecipando domenica 31 agosto al Tweetstorm internazionale che avrà inizio alle ore 9 ora locale.
Poco prima dell’orario indicato pubblicheremo il sito dove potrete trovare tutti i tweet già compilati e solo da inviare. Per partecipare bisogna avere un account Twitter, se non lo avete lo potete creare in pochi minuti.

INDICAZIONI PER MAIL BOMBING
Riteniamo sia utile mettere a conoscenza i giornali di quanto sta per accadere invitandoli a scrivere un articolo inviando questo scritto o altro di vostro pugno:

Indirizzi mail da copiare e incollare in blocchi:

tg1_direzione@rai.it, tg1.sdr@rai.it, mediaset@mediaset.it, programmi@la7.it, redazionetg5@mediaset.it, tg1.cronaca@rai.it, redazione@ildue.it, tgfin@mediaset.it, televideo@rai.it, economia@corrieredelmezzogiorno.it, lettere@corriere.it, larepubblica@repubblica.it, tg1_direzione@rai.it, redazione.internet@ansa.it, grr@rai.it,posta@liberazione.it, segreteria.redazione@agi.it, primopiano@rai.it, lettere@metroitaly.it, info@geapress.org, redazione@geapress.org, online@quotidiano.net, direzione@quotidiano.net, redazioneweb@ilmessaggero.it, ditelo@ilmattino.it,

studioaperto@mediaset.it, redazione@ilmanifesto.it, letterealsole@ilsole24ore.com, espressonline@espressoedit.it, repubblicawww@repubblica.it, redazione@liberonews.it, direzione@ilgiornale.it, segreteria.redazione@ilrestodelcarlino.it, segreteria.redazione@lanazione.it, laposta@iltirreno.it, segr.redazione@europaquotidiano.it, direzione@iltempo.it, redazione.internet@gazzettamezzogiorno.it,
segreteria@lasicilia.it, unione@unionesarda.it, lanuovasardegna@lanuovasardegna.it, piccolo@ilpiccolo.it, redazione@messaggeroveneto.it,

a.conte@ladige.it, economia@altoadige.it, redazione@avanti.it, redazione@ilcittadino.it, info@ilcannocchiale.it, redazioneweb@eco.bg.it, support@gazzettadelsud.it, redazione.mn@gazzettadimantova.it, lettere@gazzettadiparma.net, redazione.re@gazzettadireggio.it, redazione@giornaledibrescia.it, segreteria@lasicilia.it, lettere@lastampa.it, cronache@ansa.it,

carlo.bollino@gazzettamezzogiorno.it, redazione@wemag.it, redazione@tarantosera.it, quotidiani@rcs.it, rimini@corriereromagna.it,posta@ilcittadino.it, lettere@ilfoglio.it, segreteria@ilgiornale.it, italiaoggi@class.it, redazione.fe@lanuovaferrara.it, lanuovasardegna@lanuovasardegna.it, laprovincia@cremonaonline.it, tribunatv@tribunatreviso.it¸ redazione@eco.bg.it, rinascita@mailcity.com,

Testo:
"Come partecipante alla protesta internazionale denominata Japan Dolphin’s Day http://bit.ly/1sAQsYL organizzata da Japan Dolphin’s Project invito la vostra gentile redazione a scrivere un articolo su quanto sotto descritto:

IL 1° SETTEMBRE AVRA’ DI NUOVO INIZIO LA MATTANZA ANNUALE DI TAIJI

A gennaio 2014 la caccia ai delfini di Taiji, città di poche migliaia di persone affacciata sul Pacifico nella prefettura di Wakayama, nel Giappone occidentale, è saltata alla ribalta internazionale a causa della cattura di “Angel”, una piccola delfina albina strappata alla madre, uccisa, e all’Oceano per diventare un fenomeno da baraccone all’interno di un delfinario. In quei giorni furono catturati e per la maggior parte uccisi, circa 250 delfini. Numerose personalità internazionali, tra le quali anche l’ambasciatrice americana in Giappone Caroline Kennedy, espressero il loro totale disaccordo con questo metodo di caccia “disumano”.

Il film-documentario del 2009 "The Cove", vincitore di un Oscar, ha portato Taiji, all'attenzione mondiale, dopo aver mostrato la crudeltà con cui vengono uccisi decine di delfini intrappolati in quella che ormai viene definita “La Baia della Morte”.

Attivisti da tutto il mondo si uniscono ogni anno ai Cove Guardians di Sea Shepherd e al gruppo di Ric O’Barry’s Dolphin Project per testimoniare e diffonder le crudeli immagini della caccia e della cattura di delfini o piccole balene destinati al lucroso mercato dei delfinari.
Oltretutto bisogna rilevare che la modalità di uccisione dei delfini è molto crudele e non sarebbe mai giuridicamente accettata in un qualsiasi macello in tutto il mondo, Giappone incluso.

Si può vedere QUI il video che documenta il metodo di uccisione

Attraverso la recisione del midollo spinale, causato infilando una pesante asta di ferro in un punto situato subito dietro lo sfiatatoio, si porta il delfino ad una sofferenza lunga e dolorosa, che può durare anche 20 minuti fino alla morte liberatoria.

Nonostante la caccia venga difesa dal governo giapponese per l’uso alimentare della carne di delfino, cosa peraltro non vera dato che molti giapponesi non si nutrono di delfini dato l’alto contenuto di mercurio presente nelle loro carni, essa serve in realtà a catturare decine e decine di cetacei da vendere ai delfinari e parchi acquatici di tutto il mondo.

Ogni delfino o altro cetaceo addestrato può arrivare ad avere un valore di 250.000 dollari rendendo evidente la vera ragione della caccia e del massacro annuale.

D’altronde, un regolamento interno stabilisce che non si possono catturare cetacei per la cattività se questi non vengono anche immessi nel mercato alimentare. Un magnifico stratagemma per crearsi un alibi e appare ovvio che qualche chilo di carne di delfino non può valere quanto un delfino addestrato e pronto a procurare lucrosi guadagni nei luoghi di sfruttamento di tutto il mondo.

Ritengo che questa pratica crudele debba avere fine al più presto e che gli animali marini debbano vivere liberi nel loro ambiente naturale. L’Oceano.

Ringraziandovi per la cortese attenzione, distintamente vi saluto
Nome e Cognome"
________________________
INDICAZIONI PER FAX E TEL BOMBING

Riteniamo sia altresì utile manifestare ai referenti nazionali giapponesi, ambasciate e consolati, il nostro pensiero.

Tel o fax
Via Quintino Sella 60, 00187 Roma
Tel: (+39) 06-487-991
Fax: (+39) 06-487-3316

Mail Roma
info@jfroma.it;

Consolato Generale del Giappone
Via Privata Cesare Mangili 2/4,
20121 Milano, Italia
Tel: (+39) 02-6241141
Fax: (+39) 02-6597201

Mail Milano
ryojikan@micronet.it
info@giapponeinitalia.org

Se telefonate usate toni contenuti che provochino empatia e comprensione. Non è detto che la persona all’altro capo del telefono sia d’accordo con il massacro quindi non trattatela come un nemico. Lasciate un breve messaggio dicendo “Sono addoloratat* che il primo settembre abbia di nuovo inizio a Taiji la terribile caccia ai delfini. Vi prego di voler rinunciare a questo terribile atto in nome del progresso e della civiltà” Oppure parole vostre ma educate.
Potete anche mandare un fax scrivendo quanto sopra.
Potete inoltre scaricare un disegno (basta cercare sul web disegni delfini) e farlo colorare ai vostri bambini scrivendo un breve messaggio del tipo “Il delfino è mio amico – Stop Taiji” “io amo i delfini vivi e liberi – Stop Taiji” o altro

Se mandate una mail usate questo testo o altro di vostro pugno mettendo un oggetto a piacere:

Please Stop the Senseless Murder and Captivity of Dolphins

Gentlemen,

I am writing in anticipation to plea that you stop the dolphins hunts to slaughter or selling to dolphinariums and aquariums worldwide, that is going to start in Taiji and Japan.

Sensible and intelligent people like Japan people should stop this cruel manner to consider dolphins and other cetaceans and leave them have their own lives in their natural home.The Ocean.

Dolphins are extremely intelligent, self aware, sentient mammals; Swim with Dolphins program are also bad for the Dolphins. They are being subjected to perform for humans or participate even if they are not in the mood to interact with the swimmers. They may also become ill by the contact with humans.

If I may, I suggest that Eco tourism - whale and dolphin watching - would be beneficial for the town and the people of Taiji and the rest of Japan.

Thanking you in anticipation of a response.
Sincerely,

Nome e cognome
__________________________

Firmiamo le Petizioni internazionali:
1) https://takeaction.takepart.com/actions/cove-help-save-japans-dolphins
2) http://chn.ge/1pegof9
3) http://www.change.org/p/yahoo-stop-selling-dolphin-and-whale-meat


POST CORRELATO
FONTE

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"Cosa si nasconde dietro la presenza dei delfini in un parco acquatico, acquario o delfinario?

1. Cattura di delfini in natura. A Taiji, dopo un'estenuante caccia devono anche assistere alla morte dei loro familiari "meno attraenti". Solo i delfini senza graffi, cicatrici, di una certa età e specie, vengono scelti per la prigionia

2. Devono essere contenuti in un ambiente artificiale

3. Devono digiunare in modo che finalmente si decidano a mangiare pesci morti (i delfini allo stato selvatico mangiano solo prede vive)

4. In attesa di vedere se sopravvivono al trauma ne vengono catturati di più, un rapporto di 1 a 3 (molti infatti muoiono per lo stress o rifiutandosi di mangiare)

5) Sono costretti ad imparare a mangiare pesci morti e poi ad esibirsi per poter essere nutriti (questo è il primo metodo di addestramento a cui ne seguono altri di ricompensa positiva o negativa)

6. Poiché il pesce è congelato questo è chiaramente disidratato. In natura, i delfini ottengono l’idratazione dal pesce vivo che consumano. In cattività, sono forzati a bere acqua tramite dei tubi infilati in gola

7. I delfini rimossi dai loro gruppi familiari naturali sono costretti a creare una nuova famiglia in un branco, artificiale. Questo significa che a volte possono non andar d'accordo con gli altri delfini e il risultato è la lotta e l'isolamento sociale

8. Molti delfini sembrano piangere. Si isolano socialmente e rimangono fermi in una posizione (un comportamento che non è naturale). Altri diventano così annoiati che adottano comportamenti simili agli elefanti negli zoo, dondolando da sinistra a destra. Talvolta se trovano un rifiuto in acqua cercano di giocarci oppure se vicini al mare cercano di stare in una posizione che affaccia su di esso

9. Una volta ottenuta la totale sottomissione, a causa della noia, il loro spirito selvaggio è piegato e sono sufficientemente affamati, svolgono gli spettacoli che siamo abituati a vedere. E 'così triste vedere un delfino, una volta selvaggio e libero eseguire giochi per assecondare l’addestratore, nella speranza che possa essere nutrito o coccolato

10. Dopo alcuni mesi, arriva l'acquirente. Una volta che la transazione finanziaria è stata completata, ha inizio il trasferimento. Vengono trasferiti tramite gru in contenitori molto piccoli e poi trasportati per diverse ore all'aeroporto più vicino. Possono volare verso tutte le destinazioni del mondo percorrendo migliaia e migliaia di chilometri. I contenitori in cui sono trasportati sono realizzati in acciaio e sono grandi solo come i delfini i quali rimangono chiusi in questa sorta di 'bare' senza nessuno stimolo per diversi giorni. Questa deve essere l'esperienza più terrificante di tutte

11. Molti sacrificano la propria vita al punto 10. Gli acquirenti intenzionalmente acquistano delfini aggiuntivi perché sanno che c'è una forte possibilità che il delfino muoia durante il viaggio

12. Arrivati a destinazione vengono siistemati in un altro contenitore artificiale dove devono di nuovo sforzarsi di stabilire rapporti con gli altri delfini

13. Si devono esibire per il resto della loro vita. Alcuni sono costretti a partecipare a programmi di allevamento in modo che i loro figli possono passare la loro vita ad intrattenere persone. Alcuni vivono in acquari molto piccoli. Alcuni in grandi acquari. Ma la loro vita non sarà più la stessa. Rimarrà solo il ricordo di quando vivevano liberi e selvatici negli oceani, con l’amore della propria famiglia

14. Molti muoiono ben prima del loro ciclo di vita naturale per infezioni causate dall’ambiente ristretto in cui sono costretti a vivere o dal contatto con l'uomo. Altri si suicidano chiudendo lo sfiatatoio da cui respirano aria presi dalla depressione

15. Il delfino non sorride. Quello che sembra un sorriso è soltanto la conformazione naturale del loro muso che nulla a che fare con il divertimento e la gioia.

Il famoso addestratore Ric O’Barry, oggi attivista che si batte per la fine della loro cattività, un giorno vide Kathy, il delfino femmina che addestrava per interpretare Flipper, inabissarsi davanti ai suoi occhi e smettere di respirare. Suicidio è la parola usata da O’Barry per raccontarlo: i delfini possono smettere volontariamente di respirare, e questo era ciò che aveva fatto l’animale che gli era stato affidato. Quando Kathy ha smesso di respirare è iniziata la nuova vita del suo addestratore. Ha compreso che catturare animali intelligenti e costringerli a eseguire sciocchi giochi per divertire la specie umana è sbagliato e immorale e da qui è cominciata la sua battaglia

Ogni persona che acquista un biglietto di un parco acquatico, acquario o delfinario sta sostenendo questo settore e questa crudeltà verso i delfini e gli altri animali marini imprigionati.

Se nessuno acquistasse i biglietti per visitare questi luoghi di prigionia tutto questo avrebbe immediatamente fine.

Partecipa all'evento per fermare il massacro!
https://www.facebook.com/events/669946799788029/


L'Altro con Sé"

sabato 16 agosto 2014

#iostocondaniza #boicottailtrentino + 7 petizioni + 5 eventi facebook - post aggiornato al 31.8.14

Inviate mail e protestate perchè Daniza possa vivere tranquilla nel suo habitat con i suoi cuccioli.
Al proposito ho trovato questo pensiero di Melanie Bujok:
"la paura del non-dominato esige ordine. Il "mostro" animale deve essere chiamato per nome per mantenere la distanza emotiva, cognitiva e sociale e non permettere che alcun dubbio ostacoli il sacrificio degli animali. Ogni singolo attacco di un individuo animale nei confronti di un umano viene universalizzato come attacco "degli animali" all'umanità che giustifica l'intervento totale e violento delle istituzioni sociali nei confronti di ogni singolo individuo animale. [...] il morso di un cane legittima un'intera epoca di sofferenze per gli animali, [...] l'animale viene accusato di essere una possibile minaccia, per potergli negare ogni solidarietà [...], per impedire che gli animali possano aspirare alla giustizia."

...e di questo si tratta...del dominio su Daniza, "l'animale" che si è azzardato a difendere se stessa ma prima di tutto i suoi cuccioli...non ha diritto alla vita in una società specista perpetrata dalle istituzioni umane. Ma noi antispecisti abbiamo un pensiero diametralmente opposto a quello della sofferenza e della morte istituzionalizzate. Per questo invito tutt* a scrivere alle istituzioni di competenza e a protestare perchè Daniza abbia tutto lo spazio ed il tempo per allevare i suoi cuccioli in tranquillità.

Elenco eventi Facebook aggiornato.

>19.8.14 - 17.30 > Presidio nostop DanizaLibera - Trento
>22.8.14 - 14.00>18.00 > Presidio per chiedere l'annullamento dell'ordinanza di cattura della mamma orsa Daniza > Trento
>22.8.14 - 11.00>15.00 > Presidio davanti al Ministero dell'Ambiente > Roma 
>22.8.14 - 18.00>19.00 > Presidio " DANIZA NON SI TOCCA " > Bolzano
>23.8.14 - 14.00>18.00 >CORTEO PER LA MAMMA ORSA DANIZA > PINZOLO (TN)

venerdì 15 agosto 2014

Abolizione del Toro de la Vega di Tordesillas - 6 petizioni

Anche quest'anno il 16 settembre 2014 verrà perpetrata la crudele e sanguinosa tradizione del Torneo del Toro de la Vega a Tordesillas in Spagna. A subire tortura e morte sarà "Elegido", un bellissimo toro di 600 Kg. fornito da un allevatore di Burgos.
Quest'anno tocca ad "Elegido", 600 kg di mansuetudine / El Norte

Gli animalisti cercheranno di impedire l'uccisione del toro e protesteranno, come ogni anno, perchè questo crudele e barbaro torneo venga abolito. 

Cosa possiamo fare di fronte a tanta crudeltà e ignoranza? Cosa possiamo fare da subito per aiutare Elegido? 
Il minimo è firmare e diffondere le petizioni che vi indico qui di seguito. 
Grazie! (G.B.)

https://secure.avaaz.org/es/petition/Abolicion_del_Toro_de_la_Vega/?sLZFThb

http://www.change.org/es/peticiones/jos%C3%A9-antonio-gonz%C3%A1lez-poncela-por-la-abolici%C3%B3n-del-toro-de-la-vega

http://www.change.org/es/peticiones/parlamento-europeo-abolici%C3%B3n-toro-de-la-vega-tordesillas-espa%C3%B1a

http://www.change.org/es/peticiones/al-gobierno-prohibir-el-toro-de-la-vega-2

http://www.rompeunalanza.com/firma

http://www.change.org/fr/p%C3%A9titions/stop-toro-de-la-vega-2013 (riproposta 2014 la petizione del 2013)

Informazioni riportate sulla stampa:
http://www.elnortedecastilla.es/valladolid/201407/03/elegido-morlaco-pelo-negro-20140703091526.html

http://www.abc.es/local-castilla-leon/20140703/abci-elegido-sera-toro-vega-201407031749.html

Altre informazioni e proteste sul sito web di Occupy for Animals e sulla pagina Facebook.
Vi invito inoltre a farvi sentire dalle autorità anche per e.mail - Iniziativa importante ad integrazione delle petizioni che vi ho indicato > Send an email > Please copy the sample letter below and send it through each of the following 3 portals: (ci sono format da compilare su ogni sito elencato ai punti 1, 2 e 3)

1) Municipality of Tordesillas, Valladoid: http://www.tordesillas.ayuntamientosdevalladolid.es/?q=contact

2) President of Spain: https://portal-scc.presidencia.gob.es/ciudadan@s/contacto.jsp

3) Office of Tourism, Tordesillas: http://www.tordesillas.net/webs/inicio.php?cont=8&lang=por
___________________
Letter in Spanish:

"Señores, Señoras,
Protesto enérgicamente contra el espectáculo del ‘Toro de la Vega’, por cruel y sangriento.

Una muchedumbre, armada con terribles lanzas medievales, persigue a un animal por el campo, acorralándolo y clavándole sus lanzas en cualquier parte del cuerpo, hasta matarlo.

Esto deja en entredicho, ante el mundo entero, la calidad moral del gobierno de la Junta de Castilla-León y del Ayuntamiento de Tordesillas al seguir apoyándolo.

Solicito la prohibición de este salvaje martirio y me uno a la propuesta de declarar a Tordesillas "Ciudad non grata" mientras persista en defender este acto de feroz barbarie.

Además apoyo la próxima manifestación que tendra lugar en Tordesillas contra la tortura de un inocente animal llamado Elegido.
________________
Letter in English:

Ladies and Gentlemen,

I am shocked to learn of your annual Toro de la Vega event in which a bull is chased, stabbed, mutilated, and, after enduring prolonged agony and certain terror, is killed.

This event is promoted as a cultural tradition, a celebration of your heritage and spirit, but your mitigating words and euphemistic descriptions cannot conceal the inherently barbaric nature of this event. Any celebration built on a foundation of extreme animal cruelty, exploitation, and suffering cannot be justified; condemning bulls, or any other animals, to a torturous ceremony for mere entertainment is indefensible. Commemorating your cultural history is admirable, yet subjecting an innocent creature to such a primitive ritual only demonstrates yours as an uncivilized, undereducated society.

Animals, as humans, are sentient creatures, capable of emotion, thought, and pain; when you support the exploitation of them, you only promote indifference and establish that you are unsympathetic to suffering. Furthermore, the global community will certainly recognize and scoff at your shameless attempts of justification and will refuse to financially contribute to such an archaic demonstration of savagery .

Indeed, until you ceases the Toro de la Vega in favor of a celebration that embraces compassion and respect towards all living beings, I will necessarily maintain the only ethical decision is to promote a boycott of your country and your country’s commerce.
Please choose compassion and empathy and permanently ban the Toro de la Vega and any other rituals that inflict suffering and pain on our animal friends.

I know your time is limited, and I thank you for your attention to this urgent issue.
_______________

giovedì 17 luglio 2014

Oso Arturo: un prigioniero innocente

Devo prima di tutto smentire il trionfalismo di Greenpeace Argentina che riportai in un post alla fine di gennaio di quest'anno: Oso Arturo è un orso polare che è ancora imprigionato nello zoo di Mendoza in Argentina, è sofferente non solo per la sua età (30anni), per i 40gradi di caldo che normalmente ci sono in quella zona del pianeta, per il misero ambiente che lo accoglie in quella prigione, ma anche per questo:
Lo stress da "prigioniero innocente" lo ha ridotto ad eseguire compulsivamente gli stessi movimenti finchè ha forza per stare sulle zampe. E' il movimento tipico di chi soffre psicologicamente la sua condizione, e che si riscontra in tutti gli animali che subiscono la violenza estrema del vivere in una gabbia, in un circo, in uno zoo, in un luogo triste, senza stimoli, senza amore, senza gioie, senza compagnia, senza la libertà di cui un animale, qualunque sia la specie, ha bisogno e di cui tutt* hanno diritto.

Il direttore dello zoo si era detto disponibile a farlo trasferire in un centro che lo avrebbe accolto in Canada, previo parere di una equipe di veterinari di cui lui stesso è il capo. Ma i veterinari per vari motivi di salute di Arturo (non possono fare anestesia per il lungo viaggio in Canada) hanno sconsigliato un trasferimento così lungo. 
"Le condizioni in cui vive l'orso Arturo allo zoo di Mendoza sono pessime e continuano ad indignarci ogni giorno di più: circola ora un video su Youtube che mostra gli impiegati dello zoo che usano dei tubi per rinfrescare l'animale, che intanto continua a vivere nella stessa recinzione, nell'attesa che finiscano di costruirne una nuova.
TIRANO ACQUA AD UN ANIMALE CHE VIVE TRA I GHIACCI PER IMITARE LE TEMPERATURE AL DI SOTTO DELLO ZERO. Sembra uno scherzo ma non lo è, guardate:

Ciò che indigna di più in questo momento di stasi della vicenda, è che il trasporto senza sedazione è possibile, ma l'ottuso direttore dello zoo, certo Senor Pronotto, non ne vuole sapere.

Dal 2012 molte voci si sono alzate per rendere la vita di Arturo degna di essere vissuta. 
Alcune petizioni le trovate qui di seguito (altre sono già state chiuse):

Per approfondimenti vi consiglio di leggere i seguenti articoli:

"Sono un ORSO POLARE...quale parte non capisci di POLARE??"

martedì 3 giugno 2014

Tauromachia - corrida - bullfighting

ATTENZIONE! IMMAGINI FORTI!


IN MEMORIA DI:
CUPIDON 14ANNI
TEMPERAS 5ANNI
SPARTACUS 5ANNI
HEMES 5ANNI
JASON 5ANNI 

UMILIATI TORTURATI UCCISI DALLA CRUDELTA' UMANA
IN NOME DI UNA FALSA E CRUENTA TRADIZIONE
LA TAUROMACHIA NON E' CULTURA!
E' VIOLENZA SADICA PURA!

VI INVITO A FIRMARE LE PETIZIONI ANCORA APERTE PER CERCARE DI ABOLIRE QUESTO SCHIFO. 
GRAZIE A CHI LO VORRÀ FARE E A CHI LO FARA'.
DIFFONDETE LE IMMAGINI DEL VIDEO OVUNQUE PERCHÉ LA GENTE PRENDA COSCIENZA E SMETTA DI COMPRARE IL BIGLIETTO D'INGRESSO A QUESTI MALEDETTI SPETTACOLI DI MORTE. 
AVVERTITE CHI E' SENSIBILE CHE E' SCONSIGLIABILE LA VISIONE!
#STOPCORRIDA #STOPBULLFIGHTING #BASTATAUROMACHIA


Credits: mercì "Sauvon les animaux"!