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venerdì 1 aprile 2016

Presidio contro il mercato dell'olio di palma - Campagna #STOPOdP - Earth Riot (Convivenza Pacifica)


Sabato 16 aprile 2016 
dalle ore 15:00 alle ore 19:00
Bologna, via Indipendenza, 20
"La questione #oliodipalma ultimamente è sulla bocca di tutti, ma la verità latita, spesso non vengono affrontati i veri problemi che contraddistinguono questo mercato di devastazione, e la disinformazione sistematica sull'argomento da parte delle aziende che fanno uso di questa sostanza è dilagante.

La campagna #STOPOdP, lanciata nell'autunno 2012 in tempi non sospetti, da quasi quattro anni fornisce informazione pulita dal basso, libera da ogni restrizione mediatica o controllo istituzionale, al preciso scopo di fornire la verità sui crimini che si celano dietro al mercato dell'olio di palma affinché le persone cessino di rendersi complici delle azioni condotte dalle multinazionali del settore e diventino parte integrante di un cambiamento quanto mai necessario per la liberazione animale, umana, della Terra.

Per tutte queste ragioni, ma sopratutto perché le foreste della Terra continuano ad essere colonizzate e a bruciare a causa di questo mercato e non solo, Earth Riot torna in piazza con un presidio di informazione pulita per alzare l'attenzione sul problema e per diffondere un unico, chiaro messaggio:
 FERMIAMO IL MERCATO DELL'OLIO DI PALMA!!!

Bologna, 16 aprile, ore 15 - Via Indipendenza (altezza civico 20)

Materiale sul mercato dell'olio di palma, per chi volesse organizzare iniziative nella propria città.
- Volantino in formato A5 della campagna #STOPOdP
- Volantino in formato A5 dei marchi e multinazionali da boicottare
-
Volantino in formato A5 dei marchi e delle multinazionali "bio" da boicottare

IMPORTANTE: questo è un presidio antispecista, la realtà promotrice rifiuta e condanna ogni forma di fascismo, discriminazione e violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica, invitiamo quindi chi porta avanti idee e atteggiamenti di questo tipo a desistere dal partecipare.

Per ulteriori info: info@earthriot.org

Per aprofondimenti sule mercato dell'olio di palma e sulla campagna STOPOdP
- http://stopodp.earthriot.org/
- http://oliodipalma.earthriot.org/
- http://earthriot.altervista.org/blog/tag/olio-di-palma/
"

lunedì 12 ottobre 2015

COMUNICATO/APPELLO: STOP AL MERCATO DELL'OLIO DI PALMA...ORA!

Mentre l'RSPO continua a sostenere l'insostenibile mercato dell'olio di palma rilasciando notizie e informazioni false e fuorvianti, a Sumatra continuano gli incendi per far posto a monocolture intensive di palme da olio.
Di seguito il comunicato/appello delle realtà e delle individualità che ne sono informate e consapevoli.

"Le foreste di Sumatra e della regione del Kalimantan (Borneo indonesiano) bruciano ininterrottamente ormai da un mese.

Solo in questo periodo sono 10.000 gli incendi registrati, appiccati per ottenere nuove aree da colonizzare a monocolture di palme da olio.

Questa pratica è molto utilizzata dalle multinazionali che producono olio di palma, una procedura che si ripete anche due volte all'anno pur di mantenere gli standard produttivi.

Standard produttivi che sono determinati da un consumatore non esente da colpe, che per disinformazione o disinteresse ogni giorno acquista prodotti che contengono questa sostanza, senza magari leggere l'etichetta né domandarsi cosa si celi dietro questo mercato.

La produzione di olio di palma che, ricordiamo, viene impiegato nell'industria alimentare, nei prodotti per l'igiene personale e la cura della casa e nel settore dei falsi biocarburanti, ogni anno mette in ginocchio le foreste indonesiane, sudamericane e africane, causando la morte degli animali che abitano questi luoghi, l'assassinio di chi cerca di opporsi a questa devastazione, l'oppressione dei popoli che risiedono nelle zone colpite.

Oltre all'enorme perdita di biodiversità vegetale e animale in una zona del Pianeta che ospita specie come orango, tigri, elefanti e rinoceronti già di per se a rischio di estinzione, i fumi che si alzano dagli incendi stanno provocando l'intossicazione delle popolazioni della zona e non solo.

Oltre 300.000 indonesiani si sono ammalati recentemente a causa di questi fumi, e nella provincia di Riau sono scattate le operazioni di evacuazione di donne e bambini, ma l'emergenza non riguarda solo queste zone.
Gli incendi sono talmente intensi e continui che una coltre di fumo giallo ha avvolto anche Singapore, un fenomeno definito haze, facendo registrare picchi di inquinamento mai raggiunti prima: il livello di PSI (una scala che descrive la presenza nell'atmosfera delle sostanze chimiche maggiormente pericolose per la salute) ha toccato quota 341.

Una situazione inaccettabile, che denunciamo ormai da tre anni attraverso la campagna StopOdP e che riteniamo debba essere percepita come un problema di responsabilità sociale da parte del consumatore, perché se questo mercato continua ad esistere, se le multinazionali proseguono con la produzione di olio di palma speculando sulla salute ambientale è solo perché ancora oggi esiste una domanda.

Per tutte queste ragioni e nel tentativo di sensibilizzare e responsabilizzare il consumatore riguardo questo problema, domenica 11 ottobre Earth Riot, Antispecist* Libertar* Ferrara e singol* attivist* hanno dato vita a un flashmob di protesta, puntando i riflettori su alcune delle multinazionali che finanziano direttamente il mercato dell'olio di palma.

Nestlé, una delle principali corporation a fare largo utilizzo di questa sostanza nei propri prodotti.
McDonald's, tra i maggiori devastatori dell'ambiente anche attraverso l'industria di carne e derivati animali, membro dell'RSPO e che utilizza olio di palma anche per friggere.
Coop, azienda che, al contrario di quanto dichiara da tempo, non ha affatto eliminato l'olio di palma dai prodotti a marchio, e basta fare un giro tra gli scaffali di un qualsiasi supermercato per accorgersene.
Un'iniziativa che speriamo altri gruppi vogliano riproporre in altre città, che vuole esprimere solidarietà a chi la devastazione causata dal mercato dell'olio di palma la subisce ogni giorno, e in ricordo di tutte quelle vittime vegetali, animali e umane che hanno perso la vita affinché un barattolo di Nutella, un qualsiasi prodotto Ferrero, una merendina Mulino Bianco, una barretta, Mars, Loacker, Kellogg's, Nestlé etc. potessero essere prodotte.
Infografica a cura di http://stopodp.earthriot.org/
Ma è doveroso ricordare che, al contrario di quanto sostenuto da numerose multinazionali del biologico e non, così come dal Wwf che da anni aiuta queste corporazioni a mascherare i crimini provocati dalla produzione di olio di palma, non esiste un mercato sostenibile di questa sostanza.
L'RSPO infatti, fondato nel 2004, non è altro che un'autocertificazione, un organo di facciata creato appositamente dalle multinazionali del settore nel tentativo di mascherare i crimini già citati, nascondendoli dietro un finto alone di sostenibilità. I controllati che si fanno da controllori, un sistema marcio sino al midollo.

Questo è un appello che lanciamo direttamente al consumatore: il mercato dell'olio di palma va fermato subito, e questo può avvenire solo attraverso una maggiore attenzione nelle scelte quotidiane.
L'acquisto di ogni singolo prodotto è come un voto; sceglierlo significa dare il proprio benestare ai crimini che quella determinata multinazionale conduce, diventandone a vostra volta complici.
Prendete posizione, mandate il vostro personale messaggio al mercato, siate parte del cambiamento e tutt* insieme facciamo crollare la produzione di olio di palma, per la salute della Terra e la libertà degli animali e dei popoli colpiti.

Stop Olio di Palma Adesso!

Dedichiamo questa iniziativa alle vittime di Ankara e a tutt* coloro che lottano per un mondo libero da conflitti e dalla cultura del dominio dell'uomo sulla natura, dell'uomo sugli animali, dell'uomo su altri uomini."

G.B. ha ricevuto e diffonde questo appello per affinità di idee e azioni con le realtà e le individualità promotrici. Invita tutt* a raccogliere l'appello, a farlo proprio ed a partecipare al boicottaggio di olio di palma, di prodotti esotici, preferendo vegetali legumi e frutta a km0, ed al boicottaggio delle multinazionali che hanno come unico scopo il solo profitto.

sabato 24 gennaio 2015

PRESIDIO AL CIRCO TOGNI PARCO NORD BOLOGNA

ABBIAMO AVUTO L'AUTORIZZAZIONE DA PARTE DELLA QUESTURA DI BOLOGNA PER FARE IL PRESIDIO INFORMATIVO NON VIOLENTO CON LE STESSE MODALITA' DEGLI ANNI PRECEDENTI, A 150 METRI DALLA BIGLIETTERIA.

SABATO 24 GENNAIO RITROVO ORE 19
DOMENICA 25 GENNAIO RITROVO ORE 15,30
DOMENICA 25 GENNAIO RITROVO ORE 19
PARCO NORD - BOLOGNA

Come tutti gli anni saremo presenti davanti al tendone dove tanti animali sono prigionieri, torturati e sbalottati per mezzo mondo, per cercare di informare e di far fare retromarcia a qualche macchina. 
Le date dei prossimi presidi sono: 
SABATO 24 GENNAIO 2015 DALLE ORE 19 ALLE ORE 23 (importante esserci dalle 19,30 alle 20,30). 
DOMENICA 25 GENNAIO PRIMO TURNO DALLE ORE 16 ALLE 17 E SECONDO TURNO DALLE 19 ALLE 23. 
Ogni giorno gli animali si esibiscono due volte alle 17 e alle 20. Inserisci il gettone. Mi auguro che saremo in un bel gruppetto, la polizia sarà presente al fine di evitare ogni incidente. Invitate tutti, venite vestiti colorati, non siate aggressivi, portate striscioni e materiale informativo, luci e pile. Io penso ai cocktails riscaldanti. Se volete farvi salire un pò di rabbia che fa bene alla circolazione sanguigna in caso di basse temperature leggete cosa scrivono i Togni sul loro sito. 

I presidi si ripeteranno anche nelle giornate di venerdì sabato e domenica (doppio spettacolo ore 17 e 20) fino al primo Febbraio. 
Tenetevi liberi almeno un'oretta dalle 19,30 alle 20,30. 


Dopo i fatti di sabato 17.1.15, è stato concordato ed inviato, a nome delle associazioni aderenti, un comunicato stampa/lettera alle autorità cittadine ed alla stampa locale scritto da Sergio Marchese.
Il testo del comunicato è il seguente:
"Nella giornata di sabato 17 gennaio un presidio che avrebbe dovuto tenersi davanti al Circo Togni, attendato al Parco Nord di Bologna, non si è potuto tenere per effetto delle prescrizioni estremamente restrittive poste dalla Questura di Bologna, che, nei fatti, hanno impedito che i manifestanti potessero anche solo avvicinarsi al luogo di attendamento del Circo.

Si sarebbe trattato, come è accaduto molte altre volte, di una protesta composta e pacifica attraverso la quale gli attivisti avrebbero manifestato il proprio dissenso nei confronti di una forma di “spettacolo”, quella del circo in cui sono impiegati animali, totalmente anacronistica e fondata sulla riduzione in prigionia di animali strappati ai propri habitat naturali e costretti, allo scopo di intrattenere gli spettatori, a una vita di privazioni e a comportamenti contrastanti con le loro primarie esigenze etologiche.

Tuttavia, in maniera assolutamente inaspettata e in contrasto con quanto avvenuto in occasione delle precedenti proteste, agli attivisti è stato imposto di effettuare il presidio a una distanza di circa un chilometro dal luogo di attendamento del Circo, rendendo totalmente inefficace la manifestazione.

Quanto è avvenuto dovrebbe destare la preoccupazione non solo degli attivisti per i diritti animali, per i quali la lotta contro ogni forma di sfruttamento e abuso degli animali non umani è oggetto del loro instancabile impegno quotidiano, ma anche di tutti coloro che, più semplicemente, hanno a cuore la libertà di espressione e di manifestazione del dissenso.

Pare, infatti, paradossale e allarmante che in una città come Bologna - in cui recentemente è stato autorizzato lo svolgimento di manifestazioni di forze politiche di chiaro orientamento neo-fascista o che, dietro il sostegno ai “valori tradizionali”, nascondono omofobia e discriminazione di genere - la “scure della censura” (perché rendere totalmente inefficace una manifestazione significa, di fatto, impedirne lo svolgimento) si abbatta solo su chi manifesta per gli animali nell’ottica di una diversa convivenza fra specie.

Pertanto, dichiariamo il nostro forte dissenso verso provvedimenti, come quello di sabato, che limitano fino a impedire la libertà di espressione e di manifestazione del dissenso e ribadiamo che non smetteremo di lottare per l’abolizione di una forma di intrattenimento (quella del circo con animali) che è già stata bandita da numerosi Paesi, sia europei sia extra-europei. (Sergio Marchese)

Le associazioni firmatarie:
BolognAnimale
AANIMO (Azione Animalista Modena)
Ass.ne Salviamo gli Orsi della Luna
Animal Defenders
Centro Soccorso Animali Modena
Nuovo Rifugio di Amola
Zoe Associazione
LAV Bologna
Animal Amnesty
Essere Animali
LAV Modena
Ugualimpronte - Collettivo Antispecista
Animalrights di Bologna
OIPA Modena
Associazione Salvacicilsti Bologna
Canile di Fanano-Rifugio del cane e del gatto Maddalena Vaccari
Collettivo Earth Riot Bologna"
La reazione di protesta degli attivisti non si è fatta attendere e alcuni di loro, il giorno seguente, hanno esposto uno striscione per le vie della città di Bologna.
Il danno arrecato è evidente: la protesta deve continuare per informare/avvertire le persone che con il loro biglietto stanno finanziando uno spettacolo crudele e umiliante per gli animali.

In seguito ai fatti suesposti alcuni attivisti sono stati ricevuti dal questore. L'esito dell'incontro è stato positivo e le autorizzazioni a presidiare il circo sono state rilasciate.

Ringrazio le organizzatrici del presidio per la passione e l'abnegazione nell'attivismo nonostante gli assillanti impegni quotidiani. 
Ringrazio sin da ora tutt* gli/le attivist* che parteciperanno ai vari prossimi presidi. (G.B.)

giovedì 9 ottobre 2014

#SALVIAMOICAVALLI dai #ViaggiSenzaRitorno - EssereAnimali


L'11 E 12 OTTOBRE 2014, IN DIVERSE CITTA' ITALIANE, DALLE 16.00 ALLE 19.00, SI TERRANNO AZIONI DIMOSTRATIVE DI DENUNCIA E PROTESTA ORGANIZZATE DA ESSEREANIMALI SU ALLEVAMENTO, SFRUTTAMENTO, MALTRATTAMENTO, UCCISIONE E CONSUMO DI CARNE EQUINA.

"Ogni anno migliaia di cavalli compiono estenuanti #viaggisenzaritorno, dalla Polonia agli impianti di macellazione italiani, fino alla Puglia. Sabato 11 e domenica 12 organizzeremo una due giorni di informazione e di protesta per denunciare ciò che si nasconde dietro la carne di #cavallo, ma anche per creare una riflessione sui diritti di tutti gli animali e la possibilità di alimentarsi senza sofferenza di animali.
Partecipa anche tu a queste iniziative e unisciti alla campagna per salvare i cavalli dalla macellazione!

Per una buona riuscita della protesta, vi chiediamo di confermare la vostra presenza all'indirizzo email della città in cui intendete partecipare.
Grazie!"


Gli appuntamenti:


SABATO 11 ottobre > BRESCIA > Largo Formentone, ore 16.30
info: brescia@essereanimali.org


DOMENICA 12 ottobre > MILANO > Piazza San Carlo, ore 16.00
info: milano@essereanimali.org


DOMENICA 12 ottobre > BOLOGNA > Piazza di Porta Ravegnana, ore 16.00
info: bologna@essereanimali.org


DOMENICA 12 ottobre > ANCONA > Piazza Roma
, ore 16.00
info: marche@essereanimali.org


Visita il sito con #petizione da firmare > www.viaggisenzaritorno.it

martedì 7 ottobre 2014

#OCCUPYMCDONALDS: PRESIDIO BOLOGNA - Earth Riot (Convivenza Pacifica)








DOMENICA
19 OTTOBRE 2014 

DALLE 10.15 
ALLE 14.00

PRESIDIO CONTRO MCDONALDS A BOLOGNA











#OccupyMcDonalds: presidio a Bologna dalle ore 10.15 alle 14 in via dell'Indipendenza (altezza civico 2).
Tanto materiale informativo e golosità nonviolente per dimostrare la differenza tra il cibo spazzatura, commercializzato da questa multinazionale, e quello autoprodotto con ingredienti genuini e senza l'impiego di sofferenza e sfruttamento alcuno.
Nel corso dell'iniziativa denunceremo ogni crimine commesso da McDonald's e dalle multinazionali che ospita nei suoi fast food ai danni dell'Ambiente, degli Animali, delle Persone.

"La campagna #OCCUPYMCDONALDS nasce con l'intento di esprimere il proprio disgusto, il proprio disprezzo nei confronti di uno dei colossi simbolo della malattia che, da metà/fine anni '90, sta affliggendo il mondo intero: il capitalismo, nel nome del denaro, del guadagno costante, con l'idea di un'espansione, di un progresso continuo, noncurante dei limiti che nella realtà esistono e che già in gran parte sono stati oltrepassati. Si pensi al non rispetto dei diritti umani nelle fatiscenti fabbriche dove donne e bambini sono costretti a lavorare chini per moltissime ore al giorno in cambio di misere paghe per permettere all'Occidente di avere quella che i governi e le grandi corporation ci illudono chiamando "scelta". Si pensi a tutti quegli animali ogni giorno sacrificati per il puro gusto del palato di chi se lo può permettere e non per veri motivi nutrizionali, mentre dall'altra parte del mondo, ma ormai neanche così lontano, ogni anno soffrono la fame quasi un miliardo di persone. Si pensi a questo e ad altro ancora...

McDonald's è un simbolo contro cui lottare, contro cui alzare la propria voce, contro cui opporsi in nome dei diritti, della vita, dell'inalienabile diritto alla vita. Nostro, di ogni essere vivente, del Pianeta intero.

Prendere parte ad #OCCUPYMCDONALDS è semplice: nei principi della nonviolenza, ognuno di noi, nella propria città è invitato ad attivarsi, ad organizzare un qualsiasi tipo di iniziativa, quando e come vuole: un presidio, un volantinaggio, una mostra fotografica, una cena alternativa, una proiezione, etc. I tentativi di sensibilizzare non sono mai troppi, le persone da informare sono sempre molte.
Invitiamo, inoltre, a dare continuità, quando possibile, a questo tipo di eventi, per dare vita ad un vero e proprio movimento nonviolento.
Se organizzi un'iniziativa, faccelo sapere scrivendo a info@earthriot.org e noi ti aiuteremo a diffonderla tramite i nostri canali! ;)

ATTENZIONE: CHIAMATA NAZIONALE: per il fine settimana di sabato 18 e domenica 19 ottobre, chiediamo a tutti i gruppi e a tutte le persone interessati a questa lotta di prendervi parte unitamente, in contemporanea nazionale, organizzando un'iniziativa come sopra descritto. Si tratta ormai della quarta edizione: le prime tre sono state una più memorabile dell'altra e tutto questo grazie all'unione e alla partecipazione in molte città d'Italia allo stesso tempo. Rendiamo anche questa edizione intensa e significativa, affinché sempre più persone comprendano la gravità delle proprie scelte!

Il materiale sarà condiviso un po' alla volta sulla sezione apposita (clic qui). Qui sotto, invece, la lista delle città aderenti, in continuo aggiornamento:
BOLOGNA: data, luogo e orario da destinare, referenti: info@earthriot.org"