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sabato 2 aprile 2016

Incontro Internazionale dei Popoli "Berta Caceres Vive"





“Svegliamoci! svegliamoci umanitá! non c´é piú tempo!”
Berta Cáceres








La diffusione di questo invito è più che mai importante per solidarizzare con il popolo dell'Honduras che sta subendo provvedimenti legislativi a favore delle multinazionali estrattiviste.
L'opposizione a tutto ciò è costata la vita a Berta, uccisa il 3 marzo 2016, e purtroppo a tanti troppi altri attivisti ambientalisti.
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al popolo honduregno, alla famiglia di Berta e a tutt coloro che subiscono o hanno subito repressione per le loro attività contro un modello di sviluppo che ha e sta devastando il pianeta.
Testo mail di Alba Marconi:
"Invito per l´Incontro Internazionale dei Popoli “Berta Cáceres Vive”, si sta cercando di diffonderlo il più possibile perché nella congiuntura attuale é importantissima la presenza e la solidarietá straniera. 
Purtroppo la situazione é estremamente difficile, per la famiglia di Berta, per il COPINH, ma anche per tutto il paese, quindi per favore diffondete e se potete partecipate! 
Per qualsiasi informazione, scrivete all´indirizzo dell´invito, ma mettetemi pure in copia, sono disponibilissima ad appoggiare una eventuale delegazione italiana 
Approfitto per mandarvi un abbraccio, Alba Marconi"

Testo dell'invito:
"Con la spiritualitá e la forza dei nostri antenati e antenate, i movimenti sociali e popolari del mondo ci auto convochiamo per onorare la lotta di Berta Caceres condividendo i sui ideali e il profondo amore per la madre terra e i beni comuni della natura.
Obiettivi dell'incontro:
1. Promuovere un processo di coordinamento e articolazione da parte della solidarietà internazionale per esigere giustizia per l'assassinio di Berta Caceres e per la liberazione di Gustavo Castro.
2. Promuovere l'internazionalismo militante in difesa dei beni comuni della natura e la lotta contro il modello estrattivista.
Data e luogo:
13 e 14 aprile 2016 - Incontro a Tegucigalpa.

mercoledì 8 luglio 2015

I SEMI IN MANO A CINQUE MULTINAZIONALI di Alexis Myriel

Il 95% dei semi è in mano a cinque multinazionali presenti anche sul mercato dell'agrochimica. Il rapporto del gruppo europeo Greens European Free Alliance fornisce il quadro della situazione e lancia un appello alla UE: "Le regole vanno cambiate".

lunedì 23 giugno 2014

Le api hanno bisogno di aiuto - Salviamo la Foresta


Le api sono minacciate dai neonicotinoidi (Foto: Huertos Urbanos Bahia de Cadiz)

I pesticidi uccidono le api, il loro numero si sta riducendo in tutto il mondo. Per questo, l'Unione Europea ha proibito alcuni insetticidi di Bayer, BASF e Syngenta. Le tre aziende hanno denunciato l'Unione Europea, negando la loro responsabilità per la morte delle api.
FIRMA ADESSO  

Grazie per la diffusione che farete di questa petizione nella rete dei vostri contatti.
Saluti cordiali
Elisa Norio
Salviamo la Foresta


Approfondimento:
"Instancabili volano di fiore in fiore. Per la natura e gli esseri umani il loro lavoro è inestimabile. Non solo producono il miele: impollinano ogni giorno migliaia e migliaia di fiori che si convertiranno in semi, baccelli o frutti. Le api impollinano un terzo delle piante che ci nutrono.

La natura è in grave pericolo: ogni giorno spariscono altri alveari per l'apicoltura e la natura in generale. Le cause principali sono i parassiti, l'agricoltura e i pesticidi.

Un gruppo di sostanze in particolare, i così detti neonicotinoidi, sono relazionati da anni con la morte delle api. L'industria agraria tratta le sementi di mais, colza e grano con sostanze velenose che hanno effetti nocivi sul sistema nervoso delle api. Queste sementi trattate sono potenzialmente dannose, non solo per le api.

L' Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare EFSA ha valutato il rischio dei neonicotinoidi e del Fipronil, una sostanza velenosa, ed ha definito entrambi come "altamente rischiosi per le api". A partire da dicembre 2013, l'Unione Europea ha proibito per due anni i pesticidi di Bayer e Syngenta e l'uso del Fipronil della BASF è stato limitato.

Però, le aziende chimiche vogliono perpetrare i loro affari. Ogni anno i neonicotinoidi generano duemila milioni di euro di profitti. Per scalzare il divieto imposto, Bayer, BASF e Syngenta hanno presentato diverse denunce contro l'Unione Europea, avvalendosi inoltre di campagne pubblicitarie ambigue che confondono l'opinione pubblica sul tema.

Un futuro senza api si può già intravedere in alcune zone della Cina, dove i fiori vengono impollinati artificialmente, ad opera dell'uomo.

Che non diventi la realtà ovunque."