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domenica 18 ottobre 2015

COMUNICATO STAMPA: LIBERI E SELV(A)GGI – COME È ANDATO IL CORTEO DEL 17 OTTOBRE


"Anche quest’anno la città di Latina ha ospitato il festival internazionale dei circhi con animali, e anche quest’anno immancabile c’è stata la risposta a quest’evento: un corteo contro ogni forma di sfruttamento, organizzato dai gruppi e collettivi che compongono Latina Antifascista.

Questa edizione del festival internazionale del circo di Latina è stata concepita ancora più in grande, in “gemellaggio” con l’Expo di Milano. E anche la risposta degli attivisti quest’anno è cresciuta, raggiungendo un nuovo record di affluenza alla manifestazione: circa quattrocento persone provenienti da varie parti di Italia si sono incontrate a Latina sabato 17 ottobre e hanno sfilato unite, partendo da Piazza del Popolo, percorrendo un tratto di circonvallazione e arrivando infine presso l’area del mercato in via Rossetti.

Un evento non solo antispecista, ma anche dichiaratamente antiomofobo, antirazzista e antifascista, che ha voluto unire in un unico discorso più lotte per la liberazione totale.

Il corteo ha sfilato tranquillamente e senza grossi problemi per le vie del centro. Durante tutto il percorso sono stati distribuiti ai passanti volantini e materiale informativo circa il trattamento riservato agli animali nei circhi.
Sorprendentemente esagerato il numero di guardie in borghese e digossini impiegati, i quali non hanno risparmiato la memoria dei loro smartphone scattando una marea di foto ricordo ai manifestanti.

Davanti al circo, il corteo ha concluso la sua sfilata riunendosi in un presidio con un piccolo spettacolo di artisti di strada che si sono esibiti per dimostrare che la vera arte circense non ha bisogno di sfruttamento e sofferenza animale.
Alcuni attivisti si sono arrampicati sul tetto di una costruzione abbandonata adiacente all’area del circo e da lì hanno srotolato uno striscione per la liberazione totale.
Una volta sciolto il corteo, i manifestanti hanno proseguito dirigendosi all’incrocio fra via Isonzo e via dell’Agorà per effettuare un breve blitz relativo alla campagna “Occupy McDonald’s”: hanno srotolato uno striscione per impedire l’ingresso delle auto all’interno del parcheggio del fast food e hanno iniziato un breve volantinaggio. Nel giro di pochissimi secondi è sopraggiunta un’auto con a bordo alcuni digossini. Questi hanno dapprima intimato ai manifestanti di lasciare libero l’ingresso, dopodiché, senza nemmeno lasciare loro il tempo di spostarsi, li hanno letteralmente inseguiti e placcati con l’aiuto di alcuni commessi del McDonald’s (presi forse da un’irrefrenabile voglia di eroismo e riscatto dalla loro alienante e puzzolente vita).

Tre compagn*, uno di Latina e due di Napoli, sono stati presi, fermati e portati in questura. Fra questi, uno è stato spintonato verso la macchina, un altro buttato a terra e preso a calci. Nei locali della questura, comunque, non hanno ricevuto nessun tipo di minaccia o violenza.
Tutti gli altri manifestanti sono riusciti a darsi alla fuga. Sequestrati uno striscione, cartelli e volantini.

Nel frattempo, con una scusa qualsiasi, venivano fermati anche i compagni che si trovavano sul furgone che aveva guidato la manifestazione, e che in quel momento si recava altrove per essere scaricato e restituito. Anche i quattro compagni lì presenti e l’autista sono stati portati in questura per accertamenti, con particolare riferimento al materiale che compone la distro della Compagnia del Libero Orto.

Quello che si è notato da queste due azioni è che le guardie hanno puntato precisamente i ragazzi di Latina, facendo quindi pensare a un tentativo di intimidazione nei nostri confronti.

Dopo un paio d’ore comunque sono stati rilasciati tutti, nessuna denuncia a loro carico, parte della distro è statasequestrata spontaneamente consegnata.

La serata è proseguita come previsto, con il concerto di: One Day In Fukushima, U e Crank the South.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al corteo, contribuendo in questo modo a rendere possibile qualcosa che a Latina non si era mai visto in assoluto: un corteo antispecista e l’unione delle lotte per la liberazione totale.

LA LOTTA NON SI ARRESTA!"

venerdì 17 aprile 2015

18 aprile 2015: giornata di mobilitazione globale #stopttip - Comunicato stampa.




CONTRO ACCORDI INTERNAZIONALI TTIP E CETA CHE NON FANNO ALTRO CHE AMPLIARE IL POTERE DELLE MULTINAZIONALI E AFFOSSARE QUALSIASI PICCOLA INIZIATIVA SOSTENIBILE, IL 18 APRILE SI SVOLGERA' UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE GLOBALE CON CENTINAIA DI INIZIATIVE NEL MONDO E IN ITALIA PER FERMARE IL TRATTATO TRANSATLANTICO






Roma, 17 Aprile – Sono più di 750 in tutto il mondo (oltre 550 in Europa, 74 negli Stati Uniti, 17 in Asia e Oceania, 12 in Centro e Sudamerica, 4 in Africa), 40 solo in Italia, le iniziative e le mobilitazioni che coinvolgeranno migliaia tra organizzazioni della società civile, sindacati, associazioni di consumatori, ambientaliste, organizzazioni non governative, religiose per dire No al Trattato Transatlantico tra Stati Uniti e Unione Europea a pochi giorni dal nuovo Round negoziale di deregolamentazione dei commerci.

In Italia si mobiliteranno, tra le altre, Roma in piazza del Pantheon alla mattina e in piazza SS. Apostoli al pomeriggio. A Milano sarà la volta di Piazza Duomo. Piazza Dante a Napoli, Stazione Leopolda e Ponte Santa Trinità a Firenze. Tra flashmob con gli spettri, a rappresentare un vero e proprio Trattato fantasma, invisibile ai più, e cortei e iniziative pubbliche, la società civile italiana con la Campagna Stop TTIP Italia si unisce alle reti internazionali in una grande mobilitazione mondiale. (continua a leggere QUI!)


Iniziativa autonomamente organizzata dai cittadini europei

martedì 7 ottobre 2014

COMUNICATO STAMPA - Animal Defenders


Sabato 11 ottobre alle ore 14.30 avrà luogo a Ferrara un CORTEO NAZIONALE pacifico contro la sperimentazione animale e contro lo stabulario dell’Università di Ferrara organizzato dall' associazione Animal Defenders.

Presso il polo chimico-biomedico dell’Università di Ferrara è in corso la realizzazione di nuovi laboratori di vivisezione.
1.965.962,19 Euro sono stati stanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito dell’Asse I (Ricerca Industriale e trasferimento tecnologico) Attività I.1.1 (creazione di tecnopoli) del POR FESR 2007-2013, e destinati all’ampliamento dello stabulario presso il polo chimico-biomedico dell’Università di Ferrara. Il nuovo edificio andrà ad ampliare lo stabulario, già esistente, del Laboratorio per le Tecnologie delle Terapie Avanzate LTTA del tecnopolo.

Il progetto esecutivo conferma che lo stabulario sarà composto da diverse tipologie di laboratori per l’allevamento, la riproduzione e la sperimentazione/utilizzo di animali destinati alla didattica e alla ricerca soprattutto nell’ ambito delle neuroscienze e della farmacologia, in esperimenti tanto inutili quanto crudeli, anche senza anestesia.

Venerdì 3 Ottobre i deputati del M5S Cristian Iannuzzi e Paolo Bernini accompagnati dal presidente di Animal Defenders, Cristian Romanin, si sono recati presso i laboratori del dipartimento di scienze biomediche e chirurgo-specialistiche dell’Università allo scopo di verificare lo stato di salute e di benessere degli animali stabulati all’interno a fini di sperimentazione scientifica, nonché fare chiarezza su alcune allarmanti segnalazioni ricevute in merito al trattamento e alle condizioni dei primati presenti nella struttura.
Nonostante la visita fosse stata comunicata con il dovuto preavviso al responsabile del dipartimento, è stato negato loro l’accesso ai laboratori lasciando supporre che ci sia concretamente la volontà di nascondere qualcosa.

A seguito di questo episodio, invitiamo con ancora più risolutezza i volontari e le associazioni a partecipare alla protesta per dire NO alla sperimentazione animale!

Chiediamo che i fondi destinati all’Università di Ferrara, così come a tutti i laboratori di ricerca in Italia dove viene praticata la sperimentazione animale, vengano utilizzati per sviluppare i metodi sostitutivi che non comprendono l’utilizzo di animali, così come già sta accadendo in numerosi poli di eccellenza all’estero: per il benessere degli stessi, ma anche per il progresso scientifico e per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

Chiediamo una ricerca che garantisca i migliori risultati possibili per il nostro beneficio e nel rispetto di valori etici imprescindibili.

Al termine del corteo vi sarà una CONFERENZA tenuta dal Dott. Massimo Tettamanti, chimico ambientale e Responsabile Legale del progetto Italia Senza Vivisezione, e dalla Dott.ssa Valeria Roni Consulente Scientifico Leal.

CONCENTRAMENTO SABATO 11 OTTOBRE ORE 14.30 IN PIAZZALE DELLA STAZIONE A FERRARA - PARTENZA CORTEO ORE 15.00 - TERMINE DEL CORTEO E DELLA CONFERENZA FINALE PREVISTI PER LE ORE 18.30

Le associazioni che hanno già aderito al corteo sono:
Animal Defenders, Lav Ferrara, Comitato Montichiari contro Green Hill, Animalisti Italiani Bologna, Azione ANImalista MOdena - AANIMO-, AnimAnimale, I-Care Italia, BolognAnimale, Animal Liberation, NO RBM - NO VIVISEZIONE, Animal Amnesty, L.I.D.A. Firenze, Zoe Associazione, Oipa Ferrara, Lega del Cane Ferrara, Lav Italia, Associazione Gabbie Vuote Firenze, LEAL Lega Antivivisezionista Onlus - Sezione di Arezzo, Irriducibili Toscani_Liberazione Animale, Freccia 45, Fronte Animalista, Associazione Salviamo gli Orsi della Luna, Essere Animali, Associazione Animalisti Italiani Onlus, Associazione AVEDEV, Gruppo Animalista di Solidarietà, ENPA Ferrara, Animaliamo Onlus, A Coda Alta, Alani Rescue Onlus, Venus in Fur, Oipa Udine, Animalisti Italiani Udine - NOHARLAN GROUP, I CARE Udine, ENPA Parma.
Hanno aderito inoltre numerosi animalisti liberi senza sigle e/o associazione!

Firma online la PETIZIONE di protesta: www.animaldefenders.it

Segui gli aggiornamenti su Facebook: https://www.facebook.com/AD.animaldefenders

UNISCITI ALLA PROTESTA! TI ASPETTIAMO!

ANIMAL DEFENDERS
Difesa e Liberazione Animale
Via Volano, 237 int. 21
44123 Ferrara (FE)
C.F. 93084810386
www.animaldefenders.it
info@animaldefenders.it

www.animaldefenders.it
www.animaldefenders.it


#OCCUPYMCDONALDS: PRESIDIO BOLOGNA - Earth Riot (Convivenza Pacifica)








DOMENICA
19 OTTOBRE 2014 

DALLE 10.15 
ALLE 14.00

PRESIDIO CONTRO MCDONALDS A BOLOGNA











#OccupyMcDonalds: presidio a Bologna dalle ore 10.15 alle 14 in via dell'Indipendenza (altezza civico 2).
Tanto materiale informativo e golosità nonviolente per dimostrare la differenza tra il cibo spazzatura, commercializzato da questa multinazionale, e quello autoprodotto con ingredienti genuini e senza l'impiego di sofferenza e sfruttamento alcuno.
Nel corso dell'iniziativa denunceremo ogni crimine commesso da McDonald's e dalle multinazionali che ospita nei suoi fast food ai danni dell'Ambiente, degli Animali, delle Persone.

"La campagna #OCCUPYMCDONALDS nasce con l'intento di esprimere il proprio disgusto, il proprio disprezzo nei confronti di uno dei colossi simbolo della malattia che, da metà/fine anni '90, sta affliggendo il mondo intero: il capitalismo, nel nome del denaro, del guadagno costante, con l'idea di un'espansione, di un progresso continuo, noncurante dei limiti che nella realtà esistono e che già in gran parte sono stati oltrepassati. Si pensi al non rispetto dei diritti umani nelle fatiscenti fabbriche dove donne e bambini sono costretti a lavorare chini per moltissime ore al giorno in cambio di misere paghe per permettere all'Occidente di avere quella che i governi e le grandi corporation ci illudono chiamando "scelta". Si pensi a tutti quegli animali ogni giorno sacrificati per il puro gusto del palato di chi se lo può permettere e non per veri motivi nutrizionali, mentre dall'altra parte del mondo, ma ormai neanche così lontano, ogni anno soffrono la fame quasi un miliardo di persone. Si pensi a questo e ad altro ancora...

McDonald's è un simbolo contro cui lottare, contro cui alzare la propria voce, contro cui opporsi in nome dei diritti, della vita, dell'inalienabile diritto alla vita. Nostro, di ogni essere vivente, del Pianeta intero.

Prendere parte ad #OCCUPYMCDONALDS è semplice: nei principi della nonviolenza, ognuno di noi, nella propria città è invitato ad attivarsi, ad organizzare un qualsiasi tipo di iniziativa, quando e come vuole: un presidio, un volantinaggio, una mostra fotografica, una cena alternativa, una proiezione, etc. I tentativi di sensibilizzare non sono mai troppi, le persone da informare sono sempre molte.
Invitiamo, inoltre, a dare continuità, quando possibile, a questo tipo di eventi, per dare vita ad un vero e proprio movimento nonviolento.
Se organizzi un'iniziativa, faccelo sapere scrivendo a info@earthriot.org e noi ti aiuteremo a diffonderla tramite i nostri canali! ;)

ATTENZIONE: CHIAMATA NAZIONALE: per il fine settimana di sabato 18 e domenica 19 ottobre, chiediamo a tutti i gruppi e a tutte le persone interessati a questa lotta di prendervi parte unitamente, in contemporanea nazionale, organizzando un'iniziativa come sopra descritto. Si tratta ormai della quarta edizione: le prime tre sono state una più memorabile dell'altra e tutto questo grazie all'unione e alla partecipazione in molte città d'Italia allo stesso tempo. Rendiamo anche questa edizione intensa e significativa, affinché sempre più persone comprendano la gravità delle proprie scelte!

Il materiale sarà condiviso un po' alla volta sulla sezione apposita (clic qui). Qui sotto, invece, la lista delle città aderenti, in continuo aggiornamento:
BOLOGNA: data, luogo e orario da destinare, referenti: info@earthriot.org"

domenica 6 luglio 2014

COMUNICATO STAMPA - Basta Delfinari


Si è tenuta questo pomeriggio (5.7.14) una manifestazione di fronte all'ex delfinario di Rimini, pronto a esibire tre otarie provenienti da un circo spagnolo e noleggiate per tre mesi all'azienda Delfinario srl, già indagata per maltrattamento di animali e cui sono stati sequestrati quattro delfini lo scorso settembre.

L'evento ha visto la partecipazione di cittadini del posto e persone provenienti da varie parti d'Italia, attivisti per i diritti animali e persone comuni, tutte unite nella protesta contro una riapertura concessa unicamente per favorire un'azienda a scapito degli animali che, al termine della stagione, saranno rispediti al circo da cui provengono senza tanti complimenti.

L'inciucio Gnassi - Fornari (proprietaria della struttura) si è palesato quando il sindaco, dopo mesi di omertoso silenzio, ha concesso l'ennesimo permesso stagionale ad un posto che era stato finalmente chiuso, tramite cavilli e raggiri che hanno permesso a un' azienda con gravi accuse che le pendono sulla testa e in attesa di giudizio di riaprire i battenti.
Durante la manifestazione, sentita e partecipata, alcuni manifestanti hanno mostrato dei cartelli che hanno formato la frase "Rimini vergogna", un messaggio contro la decisione del sindaco Andrea Gnassi di concedere la riapertura.
Il prefetto di Rimini, tramite disposizioni della questura, ha imposto una distanza dal delfinario di 50 metri, benchè disordini non ne siano mai avvenuti, dimostrando una presa di posizione da parte delle autorità e un voler cercare di far passare sotto silenzio la protesta che da mesi ruota attorno al "caso delfinario".