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sabato 30 maggio 2015

Dei mattatoi e delle sofferenze altrui non riconosciute - AA.VV.

Figlio di un Dio minore, senza voce, castrato dopo pochi giorni con le dita del diavolo vestito a uomo e senza anestesia, privato dei piccoli dentini da latte, senza coda perché tagliata da infame lama.

Senza dignità alcuna. 

Nato per ingrassare le nostre voglie di carne tra un panino e una birra, grigliato, saltato, imbustato, percosso, preso a calci, gassato, bollito vivo…morto? 

Inerme, come pietra e lava, di una cattedrale dolente d’odio…ma lui ha gli occhi blue e verdi come un mare che mai riposa e che posa lui dolente. 

Vorrei salvarlo e vederlo volare col vento via lontano dalla terribile lama come farfalla in una mattina di maggio. 

Posso accostarmi ora ai suoi occhi? aperti come due mari e cercare, solo provare, il suo respiro per renderlo eterno. 

A te amico mio, che vieni al mondo solo per vivere in un mondo di tenebre, vorrei stringere forte la luce dei tuoi occhi e gridare al mondo che la tua bocca tonda è sospesa nel dolore di ogni anima che ha un calvario non ancora scritto, Amico mio.
(anonimo)


E anche se solo per pochi secondi ho potuto scorgere quegli occhi,
quelle narici frementi e quelle pelli rosee, è stata una visione devastante. 

Per lunghi attimi non sono riuscita più ad ascoltare nulla di ciò che mi veniva detto… perché la mia mente continuava a seguire i maiali. Pensavo alla vita terribile che avevano dovuto patire fino a quel momento…

A quegli occhi che guardavano il paesaggio, che vedevano il sole forse per la prima – e sicuramente per l’ultima – volta.

Ecco passare di fronte ai miei occhi l’inferno, quello vero.

Sono consapevole che quelli che scriverò saranno pensieri ‘di pancia’, perché il dolore che sento dentro è reale, l’angoscia che mi attanaglia ora più che mai presente.

Con l’augurio che tutt* coloro che dicono di lottare contro le diverse forme di oppressione (e di sapere quanto queste siano tra loro inestricabilmente collegate) sentano sempre più stridente il fare queste alte ‘dichiarazioni d’intenti’ addentando la carne e il dolore di altri esseri viventi.
(informarexresistere)


Apri gli occhi, questo è un mondo sbagliato!
Siamo spettatori indifferenti di un olocausto di indescrivibili dimensioni.

Non abbiamo bisogno di uccidere per vivere, lo facciamo solo per abitudine, ma è un'abitudine che è giusto cambiare, perché non ha senso provocare dolore e morte per mangiare. 

Uccidere altri animali è un atto di sfruttamento e violenza, e lo facciamo solo perché abbiamo il potere per farlo, non perché sia giusto così o perché ce n'è sia la necessità.

Nel mondo vengono uccisi a scopo alimentare:
170 miliardi di animali ogni anno;
oltre 14 miliardi di animali ogni mese;
mezzo miliardo di animali ogni giorno;
19 milioni di animali ogni ora;
oltre 300.000 animali ogni minuto;
oltre 5.390 animali al secondo.

Nella sola Italia vengono uccisi per finire sulle nostre tavole:
2 miliardi e mezzo di animali ogni anno;
225 milioni di animali ogni mese;
8 milioni di animali ogni giorno;
oltre 300.000 animali ogni ora;
5100 animali ogni minuto;
90 animali al secondo.

Ogni minuto solo in Italia per la nostra alimentazione viene ucciso un numero di animali pari al numero di vittime dell'attentato dell'11 settembre contro le Torri Gemelle.

Ogni anno solo in Italia viene ucciso un numero di animali pari alla metà della popolazione mondiale.
(Marco Cioffi)


Noi non abbiamo il vostro potere, il vostro denaro. 
Ma abbiamo la forza delle nostre idee, il coraggio e la sfrontatezza di chi sa di essere nel giusto. Noi ci svegliamo ogni giorno con il cuore colmo di dolore per tutte le vite rubate, calpestate, martoriate, annientate da questo sistema malato, questa società ingiusta e crudele...e quel dolore si trasforma in forza dirompente, irreferenabile impulso ad opporci e lottare per abbattere ogni vostra cattedrale, ogni muro di ogni maledetto lager e campo di sterminio. Affinchè il grido di dolore e disperazione di un intero popolo di schiavi, di oppressi, di martiri, possa squarciare il cielo come un'uragano ed ogni lacrima versata da chi, dentro quelle maledette mura ci ha lasciato ogni speranza, insieme alla vita che gli è stata rubata, diventi parte di un fiume in piena, che porterà con se tutta la violenza e la grandezza di un sogno...il nostro sogno, il loro sogno...che cresce dentro noi, insieme a noi. Non potete fermarci. Noi siamo il mondo che vive.
(Alessandro Veg Di Rienzo)


Quando un giorno lontano i mattatoi chiuderanno ci sarà un targa con su scritto: In questo luogo hanno sofferto il terrore della morte e l’agonia non mostri sanguinari, feroci predatori ma miti e servizievoli nostri compagni di viaggio. In questo luogo fu negata la fratellanza biologica universale, fu disprezzata la vita e la sofferenza, fu calpestata la pietà, fu ucciso il rimorso, derisa la compassione, schernito l’amore, in questo luogo di orrore e di barbarie, in questo campo di perenne sterminio, in questa fucina di crudeltà e di insensibilità, in questo luogo in cui trionfarono a lungo non la civiltà ma l’arroganza più vile e regressiva, non l’amore ma l’egoismo più impietoso e distruttivo, non la giustizia ma l’ignoranza e la morte.
(autore sconosciuto)


La compassione non ha nulla a che fare con l'estremismo.
Sentimenti di compassione possono acquisire caratteri e parvenze estremiste solo in occhi pervasi da un profondo stato di alienazione e da un asettico cinismo interiore, anestetizzato al dolore altrui.

Estremista è invece la mano che taglia la gola ad un piccolo vitello strappato alla madre.

Estremista è la mano che scarnifica e dissangua innocenti vite senzienti che non hanno mai conosciuto, e mai conosceranno, un solo raggio di sole.

Estremisti sono 50 anni di pubblicità e di offuscamento mentale di massa che hanno mostrano alberi della carne, ruscelli naturali di latte tra rocce di alta montagna e topolini che fabbricano parmigiano.

Estremismo è parlare di amore, di pace e di giustizia mentre ci si rende responsabili, con il proprio silenzio e le proprie scelte personali, dello sterminio di innumerevoli creature innocenti, sensibili come l’uomo al dolore, alla disperazione, al terrore della morte.

Estremismo è parlare di pace con la bocca piena delle vittime della violenza.

Estremismo è strappare gli Animali alle loro famiglie, imprigionarli, fecondarli, separarli, privarli di qualsiasi cosa rendesse la loro vita degna di essere vissuta, ed infine, incolonnarli verso la morte, facendogli sentire i lamenti dei loro fratelli morenti mentre terrorizzati aspettano il proprio turno.

Estremista è lo spietato atteggiamento di negazione ad oltranza di tutto ciò.

ESTREMISTA è la mano che ogni giorno alimenta, finanzia e partecipa a tutto questo e nel buio della mente continua a dormire sonni tranquilli.
[Gaspare Messina - http://laverabestia.org/]


Io sono 1474,
di quando sono nato ricordo che all'inizio avevo freddo e paura.
Ricordo poi mia madre che la vidi per la prima volta e mi senti amato,ero felice e l'unica cosa che desideravo era di essere amato, ma ancora non sapevo che ben presto avrei dovuto dimenticare i miei pochi sogni..

Non sapevo ancora che sarei stato per il breve resto della mia vita nient'altro che un numero. 

Io sono 1474 ed oggi è il mio ultimo giorno di vita.

Mi piacerebbe potervi raccontare qualcos'altro di me, ma purtroppo non ho vissuto niente che valga la pena d'essere raccontato.

Ho vissuto tutta la mia vita in una piccola stalla ad aspettare che qualcosa cambiasse..E questo non era proprio quello che speravo.

Avrei voluto raccontarvi di chi ho amato e di chi mi ha amato, avrei voluto raccontarvi la mia vita, ma ho da raccontarvi solo come è finita.

Tuttavia è tutto ciò che posso raccontarvi perchè ciò che ho vissuto, non so voi, ma io non lo chiamo "vita".

VI RACCONTO TUTTO QUESTO NELLA SPERANZA CHE LA PAURA CHE HO NEGLI OCCHI E CHE HO DENTRO VI INSEGNI AD AMARE I MIEI FRATELLI...ADDIO.
(autore sconosciuto)


UN VITELLINO APPENA NATO.
Guardateci negli occhi prima di mangiarci e vi leggerete dentro tanto amore e tanta dolcezza, cose che voi umani non possedete più presi come siete dal guadagno facile ed immediato sulla pelle di poveri esseri viventi come noi nati per compiacere il vostro palato.

Sono nato ieri sera; immediatamente sono stato allontanato dalla mia mamma, portato sul cemento e mi è stato messo uno stretto laccio al collo.

Non riesco a stare in piedi, sono spaventato, voglio la mia mamma, il suo calore, sentire le sue labbra, e invece sento solo le mani di una donna che mi prende per il collo e mi dice “su, stai in piedi, maledetto” ed io ho paura, tremo, non riesco ad alzarmi.

Si avvicina un’altra donna; mi si accovaccia vicino e inizia ad accarezzarmi. Sento le sue mani leggere sul mio corpo ed inizia a sussurrarmi dolci parole: “coraggio piccolino, lo so che ti manca la mamma ed hai paura. Sei qui da solo ed hai paura, ma devi farti coraggio”.

Mi abbraccia e cerca di farmi stare in piedi, ma io proprio non riesco. Sono ancora sporco della placenta della mamma, sono appena nato e già inizio a conoscere la malvagità degli uomini.

Perchè mi avete separato dalla mia mamma? Perchè? Io ho bisogno di lei, ho bisogno del suo latte, dei suoi insegnamenti, del suo muso che mi accarezza e invece…. nulla.

Sono qui da solo, buttato sul nudo pavimento e non so cosa fare. Anche la mia mamma mi cerca, vorrebbe leccarmi, aiutarmi, darmi il suo latte e invece è dall’altra parte della stalla, allungata sul pavimento, ancora dolorante per il parto e per la separazione dal suo piccolino.

Chissà quanti figli ha messo al mondo e subito le sono stati allontanati per fare la mia fine. Intanto la signora continua ad accarezzarmi piano piano, dolcemente e la paura un pò passa, ma poi quando resterò solo chi mi aiuterà?

Quando diventerà buio ed avrò paura chi verrà a farmi coraggio?

Vedo altri vitellini come me in un recinto, ma non posso avvicinarmi a loro: non so camminare e sono già legato con una corda al collo. Come posso raggiungere i miei fratellini per farci un pò di coraggio, per scaldarci un pò? Non posso. Dovrò stare qui da solo chissà fino a quando.

Un pò distante da me c’è un altro vitellino nato due giorni fa; lui sta già in piedi e anche lui ha una corda al collo stretta come la mia e non può muoversi.

Dovremo stare qui da soli, con le nostre paure, fino a quando un camion non verrà a prenderci per portarci in un posto che gli uomini chiamano “allevamenti”; lì staremo qualche mese fino a quando qualcuno non verrà a prenderci e ad ucciderci per fare di noi della "carne".

Questa sarà la mia breve vita: mi hanno fatto venire al mondo per essere ucciso dopo pochi mesi; pochi, ma sufficienti per conoscere quanto sia sconfinata la malvagità dell’uomo.

Guardami negli occhi e pensa: anch’io sono un cucciolo bisognoso della sua mamma, di imparare da lei a camminare, a mangiare, di conoscere il mondo, e invece sono qui, sul nudo pavimento, incapace di fare qualunque cosa se non di soffrire.

E tutto perchè qualcuno deve mangiare le mie carni.

Chissà quanto tempo ci vorrà ancora prima che gli umani imparino a rispettare tutti gli esseri viventi senzienti e a non mangiarli, ma ad amarli. Per me non ci sarà più tempo, ma forse per i miei fratelli… chissà…
(da LA VERA BESTIA - Animal Video Community)

giovedì 19 febbraio 2015

NOmattatoio 3° PRESIDIO - NoMattatoio

SABATO 28 FEBBRAIO 2015 DALLE 10.30 ALLE 13.30, "NOMATTATOIO" ORGANIZZA IL TERZO PRESIDIO DAVANTI AI CANCELLI DEL MATTATOIO A ROMA IN Viale Palmiro Togliatti angolo piazzale Pino Pascali.

"Ritorniamo davanti ai cancelli del mattatoio di Roma per dare visibilità alle vittime di questa strage quotidiana nascosta ai nostri occhi.
Seguiteci su Facebook: NOmattatoio
Seguiteci su Twitter: https://twitter.com/NOmattatoio
Seguiteci su YouTube: http://bit.ly/NOmattatoioYouTube
Per info: NOmattatoio@gmail.com

Informazioni su come raggiungere il luogo del presidio con i mezzi:
DALLA STAZIONE TERMINI
Prendere la linea 14 (TOGLIATTI) per 20 fermate
Scendere alla fermata PRENESTINA/LARICI
A piedi per 300 metri
METRO A
Scendere alla fermata CINECITTA’
Prendere la linea 451 per 15 fermate
Scendere alla fermata TOGLIATTI/SCUOLA
A piedi per 50 metri
METRO B
Scendere alla fermata PONTE MAMMOLO
Prendere la linea 451 per 7 fermate
Scendere alla fermata TOGLIATTI/SCUOLA
A piedi per 300 metri"


"Molti hanno trovato sconcertante guardare negli occhi un maiale. Si ha infatti l’incredibile sensazione di vedere un’altra persona che ci restituisce lo sguardo. I maiali hanno occhi piccoli dalla vista debole… Spesso paiono avere uno sguardo malinconico…Nel suo libro “The Silent Ark, Juliet Gellatley descrive la visita alla stalla di un allevamento industriale nel quale ha visto un grande verro (maiale maschio) “la testa enorme china sul pavimento spoglio. Quando gli sono arrivata di fronte, ha sollevato il capo e lentamente si è trascinato zoppicando nella mia direzione. Con la massima calma ha guardato verso di me, fissandomi dritto negli occhi. In quello sguardo triste, intelligente e penetrante mi è sembrato di scorgere una domanda alla quale non avevo risposta: “Perché mi state facendo questo?”
Jeffrey M. Masson

Non giriamoci dall'altra parte apriamo il cuore.
No alla crudeltà. #NOmattatoio
Evento davanti al mattatoio di Roma >bit.ly/NOmattatoio3

giovedì 25 dicembre 2014

"MEAT ABOLITION DAY" PRESIDIO AL MATTATOIO - ROMA - Eloise Cotronei

foto: da pag fb AnimalSOSonlus
2° PRESIDIO DAVANTI AL MATTATOIO

In occasione della "Giornata Mondiale per l’Abolizione della Carne: 31 gennaio 2015" abbiamo deciso di tornare davanti al mattatoio per dare nuovamente visibilità alle vittime silenziose e dimenticate dell'olocausto animale che si consuma ininterrottamente.

"Maiali costretti in stambugi senza luce. Galline chiuse notte e giorno nell'incubatrice. Oche inchiodate con le zampe al pavimento. Vitelli che passano dalla prigione al macello senza aver mai visto un prato. Gli ultimi animali, superstiti di una moltitudine che riempiva festosamente la terra, sono ridotti a un'eterna notte."

Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001


mercoledì 3 dicembre 2014

PRESIDIO CONTRO IL MATTATOIO DI ROMA

SABATO 20 DICEMBRE 2014 
DALLE 9.30 ALLE 14.30 
ROMA - VIALE PALMIRO TOGLIATTI 1200
Presidio Antispecista 
contro il mattatoio di Roma
"Non si può fare finta di niente. 
Non si può essere indifferenti e insensibili alla tragedia che ci accompagna come una maledizione, né tanto meno si può essere felici, sereni e sorridenti. 
Non si sa se ci sia più crudeltà o più idiozia in tutto questo. 
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, si usa dire. 
Ma i mattatoi non stanno sulla Luna, si trovano a un passo dalle nostre case. 
Solo se ricopri le antenne, otturi i timpani e aggiungi il paraocchi, non riesci a vedere, a sentire, ad annusare. 
Non si può fare finta di niente. 
Vivi Vegan!!! (tratto da un post pubblicato su > laverabestia.org)


L'INDIFFERENZA E' COMPLICITA', GUARDA C'E' UN LAGER NELLA TUA CITTA'!


Questo è un presidio antispecista, e quindi non saranno tollerati comportamenti razzisti, sessisti, omo-transfobici e fascisti. Contro ogni discriminazione. Contro ogni gabbia.


TUTT* LIBER*"

_______________________
"E' ridicolo battersi per i diritti degli animali, gridare allo scandalo per la caccia, strapparsi le vesti per il randagismo o per i combattimenti tra i cani, inveire contro l'uso delle pellicce e della vivisezione, inveire contro le carceri e la pena di morte e non spendere una parola contro la macellazione; tutte le violenze sono esecrabili, soprattutto quelle contro deboli e indifesi.

Per non turbare il sonno degli uomini, i mattatoi iniziano la loro attività alle prime luci dell'alba, a quella ora generalmente si esegue anche la tortura e la pena di morte; il bovino arriva al mattatoio terrorizzato, ha appena visto morire i suoi fratelli, sa la sorte che lo attende e lo stress avvelena il suo sangue; senza anestetico, una pistola lo stordisce alla testa e stramazza a terra, però è ancora vivo e sente dolore.

Viene agganciato con un uncino ad una zampa posteriore e sollevato da terra con un argano, il peso disintegra i legamenti della zampa e il dolore aumenta, l'animale sente tutto, vede e mugola; un addetto gli taglia la gola e lo sventra, però il suo cuore ancora batte. Con lo stacco della testa, cessa di vivere anche se ci sono ancora piccoli movimenti d'assestamento, da quel momento, smette di lamentarsi è diventa carne da macello." (continua a leggere QUI!)


lunedì 13 ottobre 2014

CORTEO NAZIONALE CONTRO LE PELLICCE - Associazione Animalisti



Sabato 18 ottobre 2014 alle 15.00 al Ponte Coperto di Pavia.
CORTEO NAZIONALE CONTRO LE PELLICCE




Associazione Animalisti organizza come ogni anno un corteo nazionale contro le pellicce.

con la collaborazione di:
La loro Voce - Cani Sciolti
Partito Protezione Animali
Fronte Animalista
Leal Tortona Lega Antivivisezionista
Irriducibili Liberazione Animale
Anonimouse


Arriveremo davanti la pellicceria ANNABELLA.

Per maggiori informazioni, per organizzare pullman dalle varie città, chiama Animalisti allo 3806323851 oppure invia una mail a: info@animalisti.org

Pullman da Torino:
https://www.facebook.com/events/768975413158478/

AVVISO IMPORTANTE:
E' VIETATA QUALUNQUE FORMA DI VIOLENZA I TRASGRESSORI SARANNO ALLONTANATI DALLE FORZE DELL'ORDINE.

"Noi tutti amiamo la vita e difendiamo tutte le specie animali dai soprusi dell'uomo perchè ogni essere vivente ha il diritto di vivere.Voglio ricordare che questi esseri indifesi nascono e muoiono all'interno di gabbie sotto capannoni che non permette loro la luce naturale.
Le mamme chiamate fattrici costrette a partorire i loro piccoli,ammassati tra loro con evidenti segni di stress e automutilazione.
Da tutto questo ho ritenuto insieme a Roberto Brognano, chiedere un incontro con i proprietari della pellicceria per chieder loro di cercare di ravvedere al più presto la loro vendita di sofferenza e morte.
La risposta è stata negativa e noi protesteremo perchè la vita di queste anime innocenti è più importante di aspetti economici legate alle lobby della pelliccia.
Il sangue e la sofferenza scorrerà nelle anime degli aguzzini.........ANIMALI LIBERI"

__________________________
FIRMA LA >>>PETIZIONE<<<
"Perché è importante questa petizione:La sofferenza degli animali da pelliccia è inaudita!!
Essi vengono allevati in gabbie strette ed anguste adatte a far risparmiare spazio all'allevatore, ma soprattutto a impedire il movimento dell'animale che potrebbe rovinare la sua pelliccia.
Secondo le nuove leggi, il benessere dell'animale dovrebbe valutarsi in base alle 5 libertà cui gli animali hanno diritto e al rispetto delle esigenze dettate dalle caratteristiche della singola specie:
• Libertà dalla sete, dalla fame e dalla cattiva nutrizione;
• Libertà di avere un ambiente fisico adeguato;
• Libertà dai danni fisici;
• Libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche normali;
• Libertà dalla paura;
Negli allevamenti attuali non si può certo dire che vengano rispettati i loro diritti! Chiusi in piccole gabbie, costretti a muoversi su superfici innaturali che spesso portano al ferimento delle zampe (reti metalliche), isolati dai loro simili, alimentati in maniera innaturale. La loro vita è molto breve (il tempo necessario perché la loro pelliccia sia utilizzabile) e non essendo animali destinati all'alimentazione umana le loro carni non vengono sottoposte a controlli. Il che permette agli allevatori di utilizzare composti chimici e farmacologici in grado di tenere in vita gli animali anche se in condizioni così assurde.
Nonostante ciò, il tasso di mortalità negli allevamenti è spesso alto. Le cattive condizioni di allevamento si ripercuotono sui comportamenti che gli animali presentano: ripetizione ossessiva dello stesso movimento, aumento dell'aggressività, paura, stato di profonda apatia, comportamenti isterici o autolesionisti come spezzarsi i denti mordendo la gabbia.
Una tecnica di allevamento particolarmente crudele è quella di esporre, in inverno, gli animali al freddo per far sì che sviluppino una pelliccia più folta.
L'uccisione può avvenire sia con il gas che con l'elettricità, non essendo gli animali tutelati da alcuna legge a riguardo. Spesso avviene anche lo scuoiamento a vivo. Nel caso di soffocamento da gas, gli animali vengono chiusi in gabbie di legno collegate allo scarico di una macchina agricola (in genere). Nel caso di morte con elettricità due elettrodi vengono inseriti nella bocca e nell'ano e vengono trattenuti con delle pinze mentre la scarica elettrica li uccide.

La consapevolezza dei consumatori è sempre maggiore e sensibile a queste tematiche,
tanto che, in questi ultimi anni, il mercato delle pellicce ne ha risentito pesantemente.
Alla luce di tutto questo, chiediamo che la Vostra azienda orienti la produzione di capi di Abbigliamento verso un utilizzo di materiali innovativi, completamente “cruelty free”, che comunque rispondano alle esigenze della moda."

FONTE 1
FONTE 2

venerdì 3 ottobre 2014

Cosa si nasconde dietro la carne di cavallo? - EssereAnimali

VOGLIAMO SALVARE I CAVALLI DALLA MACELLAZIONE. 
E' per questo che EssereAnimali per diversi mesi è stata impegnata in una investigazione sconvolgente. L'Italia, purtroppo, risulta essere il primo consumatore in Europa di carne di cavallo. Ogni anno 50mila cavalli devono sopportare "viaggi senza ritorno" che li porteranno ad una orribile e violenta morte in un macello. Vengono importati per la maggior parte dalla Polonia. Gli attivisti con telecamere nascoste, sono riusciti a documentare lo scempio dei lunghissimi viaggi, e le uccisioni nei macelli in un video testimonianza agghiacciante delle ultime ore di vita dei cavalli polacchi, della loro consapevolezza dell'approssimarsi della fine, della loro voglia di vivere nonostante i maltrattamenti, della loro volontà di sfuggire alla sofferenza.

PER TUTTO QUESTO, ADERISCO COMPLETAMENTE ALLA CAMPAGNA E VI INVITO A FIRMARE LA PETIZIONE AFFINCHE' SI METTA LA PAROLA FINE ALLA MACELLAZIONE. 

VI INVITO ANCHE A SEGUIRE GLI IMPORTANTI SUGGERIMENTI QUI PER RENDERE LA VOSTRA VITA E LA VITA DI TUTT* MIGLIORE ED EVOLUTA RISPETTO AD UN PASSATO DI SOFFERENZE E MORTI VIOLENTE SOLO PER TRARNE PROFITTO DA PARTE DI ALLEVATORI E MACELLATORI. 

Visitate > ViaggiSenzaRitorno, documentatevi, prendete coscienza e firmate la petizione.

domenica 17 agosto 2014

The Meatrix

Pubblicato il 17.8.14 - The Meatrix è un sito interattivo che permette di informarsi divertendosi, con cartoni animati che prendono spunto dalla famosa serie di film THE MATRIX, e di cui sono la farsa. Molto ben azzeccato il modo usato per ampliare la consapevolezza di adulti e bambini sul problema della agricoltura e degli allevamenti intensivi. Ho trovato 3 video tradotti in italiano e li ho uniti. Ringrazio sentitamente ed infinitamente i traduttori e i doppiatori dei video i cui nomi mi sono sconosciuti. Ora non ci resta che diffondere il più possibile. Qualcuno certamente penserà "ma è un cartone animato...è solo uno scherzo...non può essere tutto vero ciò che si afferma!" oppure "queste cose succedono solo negli USA...qui da noi gli animali sono trattati diversamente!" ...e invece vi sbagliate! Gli allevamenti e l'agricoltura industriali intensivi esistono anche in Europa e ci stanno distruggendo. I vantaggi (profitti) vanno solo a poche persone ed a grandi multinazionali. Mentre miliardi di animali ogni anno vengono uccisi per diventare cibo (tra l'altro di scarsissimo valore nutritivo), migliaia di persone muoiono di fame. Tutti gli animali in questi allevamenti vivono una sorta di non-vita, un limbo di sofferenza che li porterà ad essere sfruttati finchè i loro corpi produrranno. Dopodichè, sfiancati dall'intensa attività ormonale e dallo stress che li ha resi pazzi, verranno uccisi in un macello. Chi mangia pezzi di cadavere è direttamente responsabile di tutto ciò. Chi mangia uova, latte, latticini e pesci sono altrettanto complici e responsabili di sofferenze indicibili, sfruttamento e morti atroci. Aprite gli occhi! Aprite il cuore! La rivoluzione, o il cambiamento profondo che vogliamo, comincia da qui, dalla consapevolezza, dalla presa di coscienza, dall'agire rifiutando e non consumando più corpi di animali morti e smontati per rendere normale la sofferenza ai vostri occhi ciò che normale non è. (G.B.)

lunedì 11 agosto 2014

Ippica, sport equestri, folklore e palii: abolizione!!!

Foto Palio di Siena del Partito Animalista Europeo
L'articolo della Italian Horse Protection Association che vi propongo di leggere in questo post ha tutte le caratteristiche di un bollettino di guerra con morti e feriti.
Negli ultimi giorni sono avvenuti diversi incidenti che hanno causato la morte di vari cavalli sfruttati in corse e gare. 
Lo sfruttamento fino alla morte degli animali è pura schiavitù da condannare e boicottare con ogni azione ed ogni mezzo. 
Sono accadimenti che le persone, rimanendo in superficie e disabituata a pensare, non conosce o non vuol conoscere. Qui potete leggere l'articolo di IHP per intero

giovedì 7 agosto 2014

Meet Your Meat - PETA




Meet your meat (Incontra la tua carne) è un documentario sugli allevamenti intensivi creato dal PETA, narrato da Alec Baldwin, e diretto da Bruce Friedrich e Cem Akin. Il documentario esplora il trattamento che gli animali subiscono negli allevamenti intensivi di moderna concezione.

Il film documenta diversi casi di crudeltà e uccisioni di animali, tra cui:
-le Galline ovaiole fatte "non vivere" in gabbie affollate, sei o sette galline in una gabbia di batteria delle dimensioni di un foglio A3;
-i Bovini sono castrati, le corna vengono tagliate, subiscono ustioni di terzo grado per la marcatura a fuoco, il tutto senza anestesia;
- le Mucche sfruttate per il loro latte vengono private dei loro vitelli subito dopo i parto. I vitelli vengono inviati negli allevamenti intensivi;
- i Polli allevati e drogati tanto da crescere così in fretta che i loro cuori, polmoni e arti spesso non riescono a svilupparsi in proporzione ed a sostenerne il peso;
- le Scrofe si imprigionano in gabbie di gestazione così piccole che i suini non possono voltarsi e nemmeno sdraiarsi;
- i pulcini di Polli e Tacchini subiscono la bruciatura od il taglio senza anestesia dei loro becchi.

Mangerete ancora carne, uova, latte e latticini dopo la visione di questo documentario?
Volete ancora essere complici di questo massacro?

GO VEGAN, please!

LINK VIDEO ORIGINALE

mercoledì 16 luglio 2014

Orsi Cinesi - orsicinesi.org

Immagine: Dany Camagni
"CI SONO TIPI DI VITA PEGGIORI DELLA MORTE CI SONO TORTURE PEGGIORI DI UN INCUBO IN QUESTO MOMENTO IN CINA, VIETNAM E COREA SONO 10 MILA GLI ORSI IMMOBILIZZATI IN GABBIE GRANDI QUANTO IL LORO CORPO,CON UN CATETERE INFILATO NELLA CISTIFELLEA PER ESTRARNE LA BILE E VI RESTERANNO PER 20 ANNI... FINO ALLA MORTE.

ANIMALS ASIA FOUNDATION E' L'ORGANIZZAZIONE CHE DA ANNI SI BATTE PER METTERE FINE ALLE "FATTORIE DELLA BILE", RISCATTANDO GLI ORSI, OSPITANDOLI NEI SUOI CENTRI,CERCANDO DI FAR DIMENTICARE LORO GLI ORRORI SUBITI... Esistono luoghi chiamati “Fattorie della bile”.

In questi luoghi infernali circa 10.000 orsi sono tenuti prigionieri e conducono la loro sventurata esistenza collocati orizzontalmente in gabbie strette quanto il loro corpo, restando immobili in questa posizione che deforma le loro ossa anche per 15/20 anni. Nel loro addome viene impiantato un catetere da cui due volte al giorno si procede alla mungitura della bile, operazione che provoca inimmaginabili sofferenze. La ferita nel loro addome si infetta con frequenza, così come si infettano le ferite dovute alle automutilazioni che l’orso si infligge.

La tempra forte di questi animali tuttavia li costringe a rimanere in vita per anni fino a quando la loro cistifellea non è più in grado di produrre bile.

I loro aguzzini decidono a questo punto di porre fine a questa tortura, ma non senza avere compiuto l’ultima brutalità: amputare le zampe degli orsi quando sono ancora in vita per conservarne il potere curativo.
Solo allora la morte arriva per dare un po’ di pace e di riposo a queste martoriate creature...
(Chiara Catapano Resp. AAF Support Group Napoli)

L'ASSOCIAZIONE "SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA" con sede a BOLOGNA, nasce per supportare e divulgare l'opera di Animals Asia Foundaion e intende perseguire l’obiettivo di:
- battersi contro lo sfruttamento e la violenza sugli animali e per il rispetto del DIRITTO alla VITA e alla LIBERTA’ di ogni essere vivente;
- promuovere la difesa della biodiversità e la tutela e la valorizzazione della natura e dell'ambiente - diffondere una visione biocentrica e aspecista contro quella conflittuale e antropocentrica;
L’Associazione intende, inoltre, sostenere qualsiasi associazione od ente che si attivi in difesa di tutti gli animali.
La tortura perpetrata ai danni degli orsi viene presa come simbolo dello sfruttamento animale da parte dell'uomo.



> Associazione Salviamo gli Orsi della Luna
   Sede: Via Battindarno, 364 - 40133 Bologna

   tel.: 333-4285644
   visitate il sito: www.orsicinesi.org

   forbears@katamail.com

> Punto vendita-informativo
   Via San Felice, 4/B – 40122 Bologna

seguite ed iscrivetevi al gruppo aperto di Facebook

venerdì 11 luglio 2014

Tutte le scuse portano al macello - Gaspare Messina

"Si, lo so, lo so...... lo dite sempre... bisogna cambiare i metodi di assassinio... uccisioni con amore, prigionie compassionevoli, sgozzamenti rispettosi, macellazioni umanitarie, agonie sostenibili e sopportabili e così via......

Nietsche scriveva: “Vi è un grado di falsità incallita, che si chiama coscienza pulita.”

A voi, voi che vi dichiarate di essere consapevoli, di avere scoperto la verità sanguinaria e di disperazione inquantificabile dell’orrore legale della carneficina di massa di esseri senzienti, voi che nel frattempo vi indignate ma continuate a cercare di razionalizzare in ogni modo una realtà irrazionalizzabile.

Oggi potete vedere e vedete, come non mai, la realtà senza mistificazione. Oggi dichiarate di essere consapevoli dell’infinito sterminio di massa di esseri senzienti innocenti. Nonostante tutto nel frattempo continuate a sperare che la domanda di qualche miliardo di persone che abitualmente mangiano corpi uccisi possa essere mantenuta e soddisfatta dal “piccolo” allevatore (che naturalmente sgozza con amore i suoi animali...) o continuate a sperare che ognuno magari si crei il suo piccolo allevamento "sostenibile”, con macellazione umanitaria annessa, in propria autonomia, magari sul proprio balcone di casa…

E nel frattempo che continuate fantasiosamente a sperare qual è il miglior modo che vi viene in mente per mettere in atto la vostra indignazione, la vostra protesta, la vostra opposizione a tutto ciò per cui vi dichiarate consapevoli?

Naturalmente, quello di continuare ad andare in macelleria o al banco carni dei supermercati.

Tutto per non rinunciare in nessun modo a quel pezzo di corpo assassinato intriso di dolore e sofferenza che mai nessun condimento riuscirà a rendere digeribile alla propria coscienza.

E’ proprio vero, tutte le scuse portano al macello."

[Gaspare Messina]