lunedì 13 ottobre 2014

CORTEO NAZIONALE CONTRO LE PELLICCE - Associazione Animalisti



Sabato 18 ottobre 2014 alle 15.00 al Ponte Coperto di Pavia.
CORTEO NAZIONALE CONTRO LE PELLICCE




Associazione Animalisti organizza come ogni anno un corteo nazionale contro le pellicce.

con la collaborazione di:
La loro Voce - Cani Sciolti
Partito Protezione Animali
Fronte Animalista
Leal Tortona Lega Antivivisezionista
Irriducibili Liberazione Animale
Anonimouse


Arriveremo davanti la pellicceria ANNABELLA.

Per maggiori informazioni, per organizzare pullman dalle varie città, chiama Animalisti allo 3806323851 oppure invia una mail a: info@animalisti.org

Pullman da Torino:
https://www.facebook.com/events/768975413158478/

AVVISO IMPORTANTE:
E' VIETATA QUALUNQUE FORMA DI VIOLENZA I TRASGRESSORI SARANNO ALLONTANATI DALLE FORZE DELL'ORDINE.

"Noi tutti amiamo la vita e difendiamo tutte le specie animali dai soprusi dell'uomo perchè ogni essere vivente ha il diritto di vivere.Voglio ricordare che questi esseri indifesi nascono e muoiono all'interno di gabbie sotto capannoni che non permette loro la luce naturale.
Le mamme chiamate fattrici costrette a partorire i loro piccoli,ammassati tra loro con evidenti segni di stress e automutilazione.
Da tutto questo ho ritenuto insieme a Roberto Brognano, chiedere un incontro con i proprietari della pellicceria per chieder loro di cercare di ravvedere al più presto la loro vendita di sofferenza e morte.
La risposta è stata negativa e noi protesteremo perchè la vita di queste anime innocenti è più importante di aspetti economici legate alle lobby della pelliccia.
Il sangue e la sofferenza scorrerà nelle anime degli aguzzini.........ANIMALI LIBERI"

__________________________
FIRMA LA >>>PETIZIONE<<<
"Perché è importante questa petizione:La sofferenza degli animali da pelliccia è inaudita!!
Essi vengono allevati in gabbie strette ed anguste adatte a far risparmiare spazio all'allevatore, ma soprattutto a impedire il movimento dell'animale che potrebbe rovinare la sua pelliccia.
Secondo le nuove leggi, il benessere dell'animale dovrebbe valutarsi in base alle 5 libertà cui gli animali hanno diritto e al rispetto delle esigenze dettate dalle caratteristiche della singola specie:
• Libertà dalla sete, dalla fame e dalla cattiva nutrizione;
• Libertà di avere un ambiente fisico adeguato;
• Libertà dai danni fisici;
• Libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche normali;
• Libertà dalla paura;
Negli allevamenti attuali non si può certo dire che vengano rispettati i loro diritti! Chiusi in piccole gabbie, costretti a muoversi su superfici innaturali che spesso portano al ferimento delle zampe (reti metalliche), isolati dai loro simili, alimentati in maniera innaturale. La loro vita è molto breve (il tempo necessario perché la loro pelliccia sia utilizzabile) e non essendo animali destinati all'alimentazione umana le loro carni non vengono sottoposte a controlli. Il che permette agli allevatori di utilizzare composti chimici e farmacologici in grado di tenere in vita gli animali anche se in condizioni così assurde.
Nonostante ciò, il tasso di mortalità negli allevamenti è spesso alto. Le cattive condizioni di allevamento si ripercuotono sui comportamenti che gli animali presentano: ripetizione ossessiva dello stesso movimento, aumento dell'aggressività, paura, stato di profonda apatia, comportamenti isterici o autolesionisti come spezzarsi i denti mordendo la gabbia.
Una tecnica di allevamento particolarmente crudele è quella di esporre, in inverno, gli animali al freddo per far sì che sviluppino una pelliccia più folta.
L'uccisione può avvenire sia con il gas che con l'elettricità, non essendo gli animali tutelati da alcuna legge a riguardo. Spesso avviene anche lo scuoiamento a vivo. Nel caso di soffocamento da gas, gli animali vengono chiusi in gabbie di legno collegate allo scarico di una macchina agricola (in genere). Nel caso di morte con elettricità due elettrodi vengono inseriti nella bocca e nell'ano e vengono trattenuti con delle pinze mentre la scarica elettrica li uccide.

La consapevolezza dei consumatori è sempre maggiore e sensibile a queste tematiche,
tanto che, in questi ultimi anni, il mercato delle pellicce ne ha risentito pesantemente.
Alla luce di tutto questo, chiediamo che la Vostra azienda orienti la produzione di capi di Abbigliamento verso un utilizzo di materiali innovativi, completamente “cruelty free”, che comunque rispondano alle esigenze della moda."

FONTE 1
FONTE 2

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