lunedì 8 settembre 2014

Riflessioni di settembre - Agripunk

Il nostro progetto è strettamente collegato al podere in questione e il proprietario è ben disposto a venderlo.

Di creare un eco-co-housing non ci interessa un granchè, tanto meno riportare in vita antichi borghi creando realtà turistiche fini a se stesse.
Il senso del nostro progetto è levare un allevamento dal territorio.
Fregarlo agli allevatori per trasformarlo da luogo di reclusione e sofferenza, in rifugio dove animali da reddito salvati (dalla macellazione e dai maltrattamenti degli allevamenti intensivi) possono vivere una vita piena, vera e morire di vecchiaia.
Ci servono persone che o fisicamente aiutandoci nell'azienda agricola o economicamente pagandoci un affitto quindi abitando qui e magari continuando a fare il lavoro abituale, contribuiscano al mantenimento degli animali.
Quindi innanzitutto è essenziale essere vegan, non vogliamo persone che al giorno rigovernino capre, faraone e maiali e la sera si mangiano le costolette.
La vita in questo posto deve essere in funzione di loro, che sono sfruttati ogni giorno.
Lavorano, vivono, soffrono e muoiono per l'uomo...qui noi dobbiamo rendere loro la dignità che fuori di qui è stata persa e derisa.
Verrà creata una cooperativa agricola, una fattoria con animali ma dove gli animali saranno i primi fruitori dei frutti della nostra terra e non saranno mai toccati con l'intenzione di far loro del male. (continua a leggere QUI!)

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