Le rare volte in cui si alza la voce della verità e dell'onestà - in una conferenza, attraverso qualche sporadico articolo di giornale - tale voce viene immediatamente sopraffatta, obliterata dal bombardamento incessante della propaganda dei gruppi interessati. Se la propaganda non basta, si ricorre al ricatto politico e persino alla violenza rivoluzionaria. Alcuni esempi:
1) Un caso clamoroso è quello del Cile, dove il Presidente Salvador Allende, egli stesso medico, aveva tentato di mettere in atto una radicale riforma sanitaria, intesa a ridurre i privilegi della corporazione medica con misure di prevenzione primaria delle malattie, l'educazione sanitaria popolare e la drastica riduzione dell'impiego dei farmaci: riduzione, quest'ultima, suggerita dalla conclusione di una commissione medica da lui nominata, secondo la quale non esistono al mondo che una ventina di medicinali che abbiano un valore terapeutico dimostrabile e che pertanto la farmacopea internazionale andava ridotta di conseguenza.
Il Potere Medico vide subito in pericolo il proprio «diritto», che riteneva indiscusso, all'egemonia e al privilegio, per cui organizzò una serie di scioperi del Sindacato medico, i quali, aggiungendosi agli scioperi dei camionisti, e col sostegno del CIA statunitense - come il governo americano ha nel frattempo ammesso ufficialmente - effettuò il sanguinoso rovesciamento del governo Allende e l'instaurazione di un regime favorevole al sistema tradizionale e alle importazioni dei prodotti delle multinazionali americane, e in prima linea dei prodotti farmaceutici.
Giulio Maccacaro, il brillante medico italiano che per anni si è battuto per la liberazione della scienza dalla politica, noto anche all'estero per varie sue opere apparse in lingua inglese, ha apportato preziose precisazioni nel corso di un intervento tenuto il 26-5-76 nell'Aula Magna della Facoltà di Medicina di Brescia, riportato nella sua opera postuma "Per una medicina da rinnovare" (Feltrinelli, 1979, p. 475), tra cui:
«L'Ordine dei medici di Santiago ha pubblicato, otto giorni dopo il golpe, un lungo elenco di suoi iscritti classificati secondo che fossero "giustiziati", "arrestati", "ricercati". Erano medici che si erano opposti allo sciopero dell'agosto '73, che avevano sostenuto i diritti popolari nei consejos, che avevano operato per la democratizzazione degli ospedali, che avevano cercato di aprire a nuove istanze popolari le facoltà universitarie di medicina».
In Némésis Médicale di Ivan Illich (éd. du Seuil, Parigi, 1975) si trova ancora la precisazione che in quel sanguinoso colpo di Stato vennero assassinati, insieme al presidente Allende, quasi la totalità dei medici che avevano fatto parte della commissione «rea» di avere raccomandato il drastico ridimensionamento della farmacopea.
2) In Italia non vi è alcun bisogno di colpi sanguinari per assicurare l'egemonia del Potere Medico, che risulta solidamente installato. Ma chi è questo misterioso «Potere Medico?» Non certo la massa dei medici, che proprio in Italia guadagnano poco, a eccezione dei pochi «baroni» della sala operatoria; ma il piccolo gruppo dei dirigenti delle sorti sanitarie del Paese, i quali lavorano, preferibilmente nell'ombra, in combutta con gli ingenti interessi industriali. Basta riesumare il ben noto caso dell'INAM, menzionato fra l'altro da Giuliano Ferrieri sull'Europeo (12-12-75):
«É recente lo scandalo dei medicinali che una commissione medica volle cancellare dal pronutario dell'INAM (perché ritenuti inutili o dannosi - H.R.) e dei quali invece il Consiglio superiore della Sanità, favorendo così di fatto gli interessi degli industriali, appoggiò il ritorno nelle liste dei medicinali "prescrivibili e rimborsabili"». La protesta si arenò con quell'articolo e pochi altri simili e venne dimenticata.
3) Un'altra notizia, marginale questa ma significativa, è quella di un medico di Palermo, il pediatra Lino Cibella, convenzionato con l'ENPAS (Ente di previdenza per gli statali), messo sotto inchiesta perché restio a prescrivere farmaci:
«Il dott. Cibella è uno di quei professionisti convinti della inutilità e della pericolosità di gran parte delle medicine oggi in commercio e in virtù di questa sua convinzione ricorre alla prescrizione solo in casi esrtremi… L'Enpas ha ritenuto aprire un'indagine sul professionista antifarmaco… l'Enpas spende per i suoi assistiti della provincia di Palermo circa sette miliardi l'anno per soli medicinali. Il gettito annuo globale della provincia a favore delle case farmaceutiche è di 30 miliardi». (Paese Sera, 7-2-76).
In altri termini, medici intelligenti, onesti e coraggiosi non sono un'eccezione, ma sono tutti egualmente impotenti contro la dittatura del Potere Medico, alleato con le autorità Sanitarie, ossia con i governi, impegnati a sostenere gli interessi della più potente di tutte le organizzazioni professionistico-industriali, nonché i propri, a detrimento della salute pubblica. E le rare proteste che riescono a sfuggire alla censura editoriale rimangono casi isolati, grida nel deserto. Ancora non si presenta la possibilità di alcuna campagna organizzata.
4) Nel 1978, nel Sri Lanka (Ceylon), si verificò un caso simile a quello cileno, quando il governo socialista incaricò il suo esperto, il Prof. Bibilet, di redigere una lista dei farmaci indispensabili, di cui andava autorizzata l'importazione ad esclusione di tutti quelli superflui o dannosi. Non appena il Prof. Bibilet ebbe reso nota una lista di soli 34 farmaci che una commissione medica considerava necessaria, intervenne l'ambasciatore americano, minacciando che se venisse ridotta l'importazione dei farmaci, il suo governo avrebbe sospeso gli aiuti economici e di derrate alimentari al Sri Lanka, sicché il governo socialista fu costretto a rinunciare al programma del Prof. Bibilet. (Va rilevato che gli aiuti economici americani ai paesi del Terzo Mondo vengono finanziati dal contribuente americano, mentre invece i profitti delle vendite dei medicinali confluiscono alle casse delle grosse multinazionali, che negli Stati Uniti, come negli altri paesi industrializzati, impartiscono ordini al governo).
Questo scandalo, insieme con molti altri, tra cui lo spaccio nel Terzo Mondo di medicinali già ritirati altrove per la loro riconosciuta dannosità, è stato rivelato in un'emissione della BBC inglese nell'autunno 1979, che aveva fatto svolgere una vasta indagine da tre suoi giornalisti, Ritchie Cogan, Sharon Branoff e Bill Breckon. Essi hanno riferito che alle popolazioni povere di paesi fertilissimi come il Bangladesh, dove abbondano le vitamine naturali, vengono imposte le pericolose e dispendiose vitamine sintetiche, e le puerpere vengono incoraggiate a dare ai neonati latte in polvere di fabbricazione industriale e provenienza estera, al posto dell'allattamento materno.
In verità non c'è voluto gran coraggio alla BBC inglese per diffondere tale programma, poiché era stato prudentemente omesso ogni riferimento alla multinazionale britannica colpevole di pratiche consimili: l'ICI (Imperial Chemical Industries). Sotto accusa erano soltanto i suoi concorrenti.
Fonte: tratto dal libro I FALSARI DELLA SCIENZA pag. 9-10:
Descrizione dell'ALBUM: I FALSARI DELLA SCIENZA -http://www.facebook.com/media/set/?set=a.487759637968554.1073741837.469925656418619&type=3
Info: http://www.hansruesch.net/
1) Un caso clamoroso è quello del Cile, dove il Presidente Salvador Allende, egli stesso medico, aveva tentato di mettere in atto una radicale riforma sanitaria, intesa a ridurre i privilegi della corporazione medica con misure di prevenzione primaria delle malattie, l'educazione sanitaria popolare e la drastica riduzione dell'impiego dei farmaci: riduzione, quest'ultima, suggerita dalla conclusione di una commissione medica da lui nominata, secondo la quale non esistono al mondo che una ventina di medicinali che abbiano un valore terapeutico dimostrabile e che pertanto la farmacopea internazionale andava ridotta di conseguenza.
Il Potere Medico vide subito in pericolo il proprio «diritto», che riteneva indiscusso, all'egemonia e al privilegio, per cui organizzò una serie di scioperi del Sindacato medico, i quali, aggiungendosi agli scioperi dei camionisti, e col sostegno del CIA statunitense - come il governo americano ha nel frattempo ammesso ufficialmente - effettuò il sanguinoso rovesciamento del governo Allende e l'instaurazione di un regime favorevole al sistema tradizionale e alle importazioni dei prodotti delle multinazionali americane, e in prima linea dei prodotti farmaceutici.
Giulio Maccacaro, il brillante medico italiano che per anni si è battuto per la liberazione della scienza dalla politica, noto anche all'estero per varie sue opere apparse in lingua inglese, ha apportato preziose precisazioni nel corso di un intervento tenuto il 26-5-76 nell'Aula Magna della Facoltà di Medicina di Brescia, riportato nella sua opera postuma "Per una medicina da rinnovare" (Feltrinelli, 1979, p. 475), tra cui:
«L'Ordine dei medici di Santiago ha pubblicato, otto giorni dopo il golpe, un lungo elenco di suoi iscritti classificati secondo che fossero "giustiziati", "arrestati", "ricercati". Erano medici che si erano opposti allo sciopero dell'agosto '73, che avevano sostenuto i diritti popolari nei consejos, che avevano operato per la democratizzazione degli ospedali, che avevano cercato di aprire a nuove istanze popolari le facoltà universitarie di medicina».
In Némésis Médicale di Ivan Illich (éd. du Seuil, Parigi, 1975) si trova ancora la precisazione che in quel sanguinoso colpo di Stato vennero assassinati, insieme al presidente Allende, quasi la totalità dei medici che avevano fatto parte della commissione «rea» di avere raccomandato il drastico ridimensionamento della farmacopea.
2) In Italia non vi è alcun bisogno di colpi sanguinari per assicurare l'egemonia del Potere Medico, che risulta solidamente installato. Ma chi è questo misterioso «Potere Medico?» Non certo la massa dei medici, che proprio in Italia guadagnano poco, a eccezione dei pochi «baroni» della sala operatoria; ma il piccolo gruppo dei dirigenti delle sorti sanitarie del Paese, i quali lavorano, preferibilmente nell'ombra, in combutta con gli ingenti interessi industriali. Basta riesumare il ben noto caso dell'INAM, menzionato fra l'altro da Giuliano Ferrieri sull'Europeo (12-12-75):
«É recente lo scandalo dei medicinali che una commissione medica volle cancellare dal pronutario dell'INAM (perché ritenuti inutili o dannosi - H.R.) e dei quali invece il Consiglio superiore della Sanità, favorendo così di fatto gli interessi degli industriali, appoggiò il ritorno nelle liste dei medicinali "prescrivibili e rimborsabili"». La protesta si arenò con quell'articolo e pochi altri simili e venne dimenticata.
3) Un'altra notizia, marginale questa ma significativa, è quella di un medico di Palermo, il pediatra Lino Cibella, convenzionato con l'ENPAS (Ente di previdenza per gli statali), messo sotto inchiesta perché restio a prescrivere farmaci:
«Il dott. Cibella è uno di quei professionisti convinti della inutilità e della pericolosità di gran parte delle medicine oggi in commercio e in virtù di questa sua convinzione ricorre alla prescrizione solo in casi esrtremi… L'Enpas ha ritenuto aprire un'indagine sul professionista antifarmaco… l'Enpas spende per i suoi assistiti della provincia di Palermo circa sette miliardi l'anno per soli medicinali. Il gettito annuo globale della provincia a favore delle case farmaceutiche è di 30 miliardi». (Paese Sera, 7-2-76).
In altri termini, medici intelligenti, onesti e coraggiosi non sono un'eccezione, ma sono tutti egualmente impotenti contro la dittatura del Potere Medico, alleato con le autorità Sanitarie, ossia con i governi, impegnati a sostenere gli interessi della più potente di tutte le organizzazioni professionistico-industriali, nonché i propri, a detrimento della salute pubblica. E le rare proteste che riescono a sfuggire alla censura editoriale rimangono casi isolati, grida nel deserto. Ancora non si presenta la possibilità di alcuna campagna organizzata.
4) Nel 1978, nel Sri Lanka (Ceylon), si verificò un caso simile a quello cileno, quando il governo socialista incaricò il suo esperto, il Prof. Bibilet, di redigere una lista dei farmaci indispensabili, di cui andava autorizzata l'importazione ad esclusione di tutti quelli superflui o dannosi. Non appena il Prof. Bibilet ebbe reso nota una lista di soli 34 farmaci che una commissione medica considerava necessaria, intervenne l'ambasciatore americano, minacciando che se venisse ridotta l'importazione dei farmaci, il suo governo avrebbe sospeso gli aiuti economici e di derrate alimentari al Sri Lanka, sicché il governo socialista fu costretto a rinunciare al programma del Prof. Bibilet. (Va rilevato che gli aiuti economici americani ai paesi del Terzo Mondo vengono finanziati dal contribuente americano, mentre invece i profitti delle vendite dei medicinali confluiscono alle casse delle grosse multinazionali, che negli Stati Uniti, come negli altri paesi industrializzati, impartiscono ordini al governo).
Questo scandalo, insieme con molti altri, tra cui lo spaccio nel Terzo Mondo di medicinali già ritirati altrove per la loro riconosciuta dannosità, è stato rivelato in un'emissione della BBC inglese nell'autunno 1979, che aveva fatto svolgere una vasta indagine da tre suoi giornalisti, Ritchie Cogan, Sharon Branoff e Bill Breckon. Essi hanno riferito che alle popolazioni povere di paesi fertilissimi come il Bangladesh, dove abbondano le vitamine naturali, vengono imposte le pericolose e dispendiose vitamine sintetiche, e le puerpere vengono incoraggiate a dare ai neonati latte in polvere di fabbricazione industriale e provenienza estera, al posto dell'allattamento materno.
In verità non c'è voluto gran coraggio alla BBC inglese per diffondere tale programma, poiché era stato prudentemente omesso ogni riferimento alla multinazionale britannica colpevole di pratiche consimili: l'ICI (Imperial Chemical Industries). Sotto accusa erano soltanto i suoi concorrenti.
Fonte: tratto dal libro I FALSARI DELLA SCIENZA pag. 9-10:
Descrizione dell'ALBUM: I FALSARI DELLA SCIENZA -http://www.facebook.com/media/set/?set=a.487759637968554.1073741837.469925656418619&type=3
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