martedì 5 agosto 2014

Il Cile può salvare le foreste dell'Ecuador - Salviamo la Foresta

L'orso con glli occhiali è in pericolo di estinzione
"La grande compagnia statale Codelco si è unita alla statale mineraria ecuatoriana Enami per estrarre rame nelle foreste di montagna dell'Ecuador. Fiumi cristallini, biodiversità e numerose comunità verranno distrutte per sempre. Le comunità locali si oppongono da sempre al progetto.

Firmando la nostra petizione solidarizzate con le comunità per fare appello al governo cileno affinchè si ritiri da subito dal progetto minerario di Inag e non sostenga la distruzione delle foreste e le violazioni dei diritti umani
Grazie per la diffusione che farete della nostra azione tra i vostri conoscenti e reti sociali
Saluti cordiali
Elisa Norio
Salviamo la Foresta"

Approfondimento:
Il progetto minerario Llurimagua minaccia le foreste di montagna, le sorgenti d'acqua della zona di Intag, nel Cantón Cotacachi in Ecuador. In queste foreste, tra le più biodiverse del mondo, vivono gli orsi con gli occhiali, i galletti delle rocce, giaguari, le scimmie cappuccino marroni e le scimmie ragno, queste ultime altamente in pericolo di estinzione.

Il governo ecuatoriano parla di estrazione mineraria “responsabile” e segue l'esempio di Codelco nel deserto cileno di Atacama. Però, le foreste di Intag costituiscono un ecosistema diverso. La miniera segnerà la loro distruzione e la contaminazione con metalli pesanti come il piombo, cadmio e arsenico e la ricollocazione di quattro comunità. Questo hanno constatato alcuni esperti giapponesi, che hanno studiato la zona negli anni 90 e vi trovarono il rame.

Da allora, la maggioranza della popolazione del Cantón Cotacachi – che mai furono consultati sul progetto – rifiutano la miniera. Due compagnie straniere hanno dovuto abbandonare la zona nel passato: Bishimetals negli anni 90 e Ascendant Copper nel 2007. I gravi conflitti causati queste due compagnie hanno radicato l'opposizione alla miniera nella valle di Intag.

Lo sviluppo del progetto ha causato violazioni di diritti fondamentali, come il recente arresto e l'incarcerazione di Javier Ramírez, presidente della comunità di Junín. Da allora Salviamo la Foresta chiede, assieme ad oltre 140 organizzazioni, la sua liberazione, senza avere risposta alcuna dalle autorità.

Il governo ecuatoriano è insensibile a qualsiasi reclamo e la zona è invasa da forze di sicurezza dello Stato che vigilano, intimídano e criminalizzano chi protesta. Per questo, facciamo appelloal governo cileno affinchè si ritiri da subito dal progetto minerario di Intag (Ecuador) e non sostenga violazioni dei diritti umani.

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