domenica 3 agosto 2014

Aceddu ‘nta iaggia ‘un canta p’amuri ma canta pi raggia. - Luca Gullo per NOSAGRAOSEI.ORG

Foto: www.omnicomprensivo.it
"Essendo siciliano, ogni volta che vedo un uccello in gabbia mi viene in mente un proverbio della terra in cui sono nato: aceddu nta iagga ‘un canta p’amuri ma canta pi raggia.
L’uccello in gabbia non canta per amore ma canta per rabbia.


Mai parole furono più vere, e se mai la rabbia dovesse essere sostituita da altro posso solo pensare ad alternative come tristezza, agonia, paura o rassegnazione.

Come molti di voi che leggono in questo momento, io sono un essere umano domestico. Lontano mille miglia da concetti come “natura” o “vita selvatica”.
Trovo confortevoli il mio divano, il mio computer ed il cibo nel mio frigorifero. Ho due gambe che, come molti di voi, uso solo quando è necessario o quando decido sia il caso di fare attività fisica. Già, noi esseri umani domestici dobbiamo ricordarci di dover fare attività fisica e la viviamo come fosse una punizione." (continua a leggere QUI!)

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